LA RIUNIONE
Ma dal quartier generale della spa romana si rimanda ogni analisi e/o commento della situazione a domani, quando al Ministero dello Sviluppo si riunirà il tavolo con azienda, sindacati, Regione e Comune. L'incontro era stato fissato a metà marzo, su sollecitazione dei sindacati, per fare un «tagliando» all'accordo del maggio 2016 che prevedeva tra le altre cose il graduale riassorbimento di tutta la forza lavoro ex Solsonica licenziata nell'aprile dell'anno scorso. Un accordo che Gala aveva già lasciato intendere di considerare superato durante l'incontro con i sindacati del 3 febbraio in Unindustria, con il riassorbimento dei lavoratori che da impegno era diventato «auspicio», secondo le dichiarazioni dell'amministratore delegato Antonio Perfetti al Messaggero. Per una valutazione complessiva della situazione si aspettava dunque il nuovo piano industriale previsto per la fine di marzo. Invece ieri è arrivata la doccia gelata della richiesta di concordato preventivo con riserva. Fim, Fiom e Uilm, appresa la notizia, hanno diramato una nota nella quale esprimono preoccupazione per le ripercussioni sul segmento reatino dell'attività di Gala-Gala Tech e richiamano l'azienda al rispetto degli impegni assunti nel maggio 2016, chiamando in soccorso le forze istituzionali che pure li avevano sottoscritti. «L'incontro di domani al Mise sarà fondamentale per capire come Gala Tech intende portare avanti il progetto di sviluppo per Rieti e come intende far fronte agli impegni presi il 30 maggio - scrivono Ricci (Fim), D'Antonio (Fiom) e Camerini (Uilm). - Ci aspettiamo la partecipazione anche di Regione e Comune di Rieti e che gli accordi fatti siano rispettati, essendo il nostro principale obiettivo quello di dare risposte a tutti i lavoratori coinvolti». Lavoratori, giova ricordarlo, che non hanno aspettato queste ultime notizie per avere dubbi sull'operazione Gala e che in più occasioni hanno duramente contestato la conduzione della vertenza da parte di sindacati e istituzioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA