Secondo l'accusa, l’imprenditore lo avrebbe utilizzato per acquistare beni strumentali per l’esercizio di altre due società: "Ternirieti scarl", attiva in appalti per la costruzione di opere stradali e ferroviarie al confine tra Lazio e Umbria e "San Marco scarl". L'ipotesi di reato della Procura di Catania è di truffa ai danni dello Stato. Il sequestro, disposto dal Gip di Catania, ha riguardato quote societarie di valore pari al contributo che, secondo l’accusa, è stato impiegato in maniera fraudolenta.
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