Rieti, la storica festa di Santa Croce
a Passo Corese torna ad essere
soltanto religiosa: ecco il perché

Rieti, la storica festa di Santa Croce a Passo Corese torna ad essere soltanto religiosa: ecco il perché
di Raffaella Di Claudio
2 Minuti di Lettura
Martedì 12 Settembre 2017, 17:20
RIETI - La storica festa di Santa Croce a Passo Corese torna prettamente religiosa. Un solo giorno di festeggiamenti, il 14 settembre, quando cade la ricorrenza patronale, e una piccola cornice ricreativa fatta di serata danzante e stand gastronomico offerti dalla parrocchia, senza ricorrere al sostegno esterno di cittadini e negozianti. Una decisione spiazzante per molti.

Tanto che le polemiche, per chi si aspettava di chiudere l’estate come da tradizione, in piazza per Santa Croce, non si sono fatte attendere. Il Messaggero ha raggiunto telefonicamente, il parroco don Luiz Wenderson Da Costa, che ha spiegato le ragioni della sua scelta, tenendoci a sottolineare che «è solo temporanea».

«Negli ultimi anni – ha dichiarato don Luiz - abbiamo riscontrato molte difficoltà nel provvedere alla realizzazione della festa, che sebbene venga definita laica, è di responsabilità della parrocchia. Difficoltà logistiche ed economiche che hanno creato anche delle spaccature tra la parte religiosa e quella civile. Per questo, dopo essermi confrontato con i gruppi che fanno parte della quotidianità della parrocchia, ho deciso che era opportuno fermarsi, non per porre fine alla festa, ma proprio per ripartire. Per far comprendere che per fare la festa c’è bisogno della collaborazione di tutti quanti. Siamo diventati l’ultima festa (in ordine di tempo) del paese – ha continuato il parroco - e questo ha fatto diminuire la partecipazione delle persone, rendendo difficile anche la formazione dei comitati parrocchiali e creando incomprensioni. Perciò ho optato per un’unica giornata, per ricordare a tutti come nasce questa festa che è un modo per stare insieme, onorando la Santa Croce. Mi auguro che così torni a tutti la voglia di ripartire dall’aspetto religioso e comunitario, altrimenti non ha senso chiamarla festa di Santa Croce. Ma non è finita. Quest’anno ci è mancata? E allora diamoci da fare tutti quanti per farla. E' come costruire la casa, ci si ferma, si vede il terreno e poi si costruisce. È quello che ci insegna il Vangelo e noi stiamo cercando di metterlo in pratica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA