All'invito, Tulumello si era detto «disponibile a capire», rimandando poi la palla alla coalizione che, soprattutto con il segretario Pd, Marinangeli, è stata chiara: «Il confronto politico può riprendere, ma a partire dal riconoscimento delle primarie attraverso le quali centinaia di cittadini hanno scelto il proprio candidato sindaco». Risposta che non deve essere andata a genio al movimento Per Fara, che probabilmente sperava nel ritiro (poco credibile) di Tulumello, da sempre considerato come «calato dall'alto e avulso da Fara». Deve aver preso le mosse da questa probabile delusione, l'iniziativa dei «manifesti» anti Tulumello, che di certo non aiuteranno a rasserenare gli animi.
LA REAZIONE
«Personalmente - ha dichiarato il candidato sindaco di Fara bene comune - mi risulta difficile pensare di trovare un accordo con chi sta invitando le persone a non votarmi. Sinceramente, appena ho visto la foto, mi sono fatto una risata, non me la sono presa. Ma di certo ho una faccia e una dignità e visto che certi metodi non mi appartengono, non sono disposto a condividerli». Nella serata di ieri era anche fissata una riunione della coalizione con l'iniziativa del movimento Per Fara che, inevitabilmente, è finita all'ordine del giorno dell'incontro.
E c'è da credere che la coalizione abbia ribadito la decisione, già espressa, di andare avanti per la strada tracciata il 13 marzo. Che a meno di due mesi due mesi dalle elezioni si possa dire che le strade delle due compagini del centrosinistra si siano divise definitivamente? Considerati i colpi di scena delle ultime ore e le evoluzioni che solo la campagna elettorale può regalar, magari il termine «definitivo» è azzardato. Anche se, ripercorrendo gli ultimi mesi e i passi compiuti dall'una e dall'altra parte, forse la distanza incolmabile è l'unica cosa reale.
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