Fara Sabina, spunta un'antenna in mezzo agli olivi

L'antenna
di Raffaella Di Claudio
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Venerdì 12 Novembre 2021, 00:10

RIETI - Su quel panorama mozzafiato che per sei mesi è stato, grazie alla sua bellezza, sull’home page del sito del ministero della Cultura da ieri si staglia un palo di 28 metri, tanto è alta la nuova antenna Linkem installata in località Santo Pietro, tra le frazioni di Coltodino e Prime Case. Gli abitanti di Prime Case ne avevano avuto sentore nelle prime ore della mattina, quando un camion che trasportava l’ingombrante struttura cercava di raggiungere il terreno privato scelto come sito dalla società leader nel mercato della connessione a banda larga in modalità wireless. 
Un terreno che sorge proprio davanti al borgo storico di Santo Pietro, oggi sede dell’azienda agrituristica di proprietà della famiglia dell’assessore ai Lavori pubblici di Fara Sabina Giacomo Corradini, il quale insieme al resto dell’amministrazione e al pari di tutte le forze presenti in consiglio comunale nei giorni scorsi, si messo a disposizione dei cittadini contrari all’istallazione del ripetitore. Il cui iter si è di fatto concluso con l’ottenimento del parere favorevole della conferenza di servizi che ha conferito alla società tutte le carte in regola per operare. Per i residenti di Prime Case, però, l’antenna oltre a deturpare il paesaggio e a svalutare il valore degli immobili in cui vivono, rischia di rappresentare un pericolo per la salute degli abitanti e per i bambini che frequentano la scuola primaria di Prime Case, molto vicina al terreno in cui sorge. 
Fino a questo momento, i cittadini che intendono costituirsi in comitato per proseguire la loro battaglia in tutte le sedi dove sarà possibile, sono scesi in piazza due volte. Nel secondo incontro erano presenti anche il sindaco di Fara Sabina, Roberta Cuneo, l’assessore Giacomo Corradini e i rappresentanti delle minoranze consiliari. Nel corso della riunione, l’amministrazione ha ritenuto giusta la battaglia della popolazione e ha convenuto sulla necessità di monitorare costantemente le emissioni dell’antenna, attraverso l’installazione di appositi rilevatori nei pressi della scuola primaria. Intanto, i cittadini stanno cercando di metabolizzare l’impatto generato dall’installazione, mentre annunciano nuove iniziative tese a scongiurare la definitiva attivazione del ripetitore. 

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