Fara Sabina, mense scolastiche:
rinegoziato il contratto
in versione ridotta

Una mensa
di Raffaella Di Claudio
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Domenica 8 Ottobre 2017, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 15:09
FARA SABINA - La rinegoziazione del contratto tra il Comune di Fara Sabina e la Cirfood per la refezione scolastica è ormai messa nero su bianco. Come testimonia la delibera numero 183, con la quale la giunta acquisisce la proposta della ditta che, in risposta alle richieste dell'Ente, almeno fino a giugno 2018, proporrà un servizio «peggiorato» rispetto al capitolato di gara. A venir meno, come anticipato nei giorni scorsi, sui tavoli della mensa saranno di sicuro i prodotti biologici e i piatti in ceramica.

L'ITER
«Con delibera di consiglio comunale numero 15 del 23 maggio 2017 ha deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Il 27 giugno, il Comune ha comunicato alla ditta la necessità di rivedere le condizioni contrattuali in base alle mutate condizioni economiche dell'Ente - si legge nella delibera. - Il 27 luglio sono state approvate le nuove tariffe ed agevolazioni del servizio di refezione scolastica (nella foto d'archivio, una mensa) per l'anno scolastico 2017/2018, conseguentemente sono state raccolte le domande di iscrizione al servizio di refezione in base alle suddette fasce ed è stata effettuata una ricognizione degli utenti richiedenti il servizio, suddivisi nelle diverse fasce di reddito». È a seguito di questo monitoraggio che l'Ente ha chiesto formalmente alla Cirfood di rivedere i termini del contratto. «Il responsabile del settore I -recita la delibera - ha richiesto alla ditta di rimettere una proposta contrattuale che, tenendo conto dei dati acquisiti, consenta di avviare il servizio con i minori costi possibili a carico del bilancio comunale, eventualmente anche prevedendo «modifiche peggiorative» delle condizioni previste negli atti di gara (capitolato, disciplinare) e dell'offerta tecnica presentata, sempre garantendo il livello qualitativo previsto. Il 2 ottobre, la Cir Food ha rimesso una proposta che contempla una riduzione dei costi del servizio e prevede la sospensione di alcune condizioni previste dagli atti di gara nonché nell'offerta tecnica presentata. Ne consegue un prezzo contrattuale pari a 4 euro e 65 centesimi per pasto». A questo punto il Comune coprirà con 64mila e 900 euro il pagamento delle rette per gli utenti più disagiati per tutto l'anno scolastico. Tali condizioni varranno fino a giugno 2018.
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