Fara Sabina, il consigliere FdI Cossu
a colloquio con gli studenti: «Problemi
reali, ma smettete l'occupazione»

Scuola Aldo Moro
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 9 Novembre 2017, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 20:42
FARA SABINA - Li ha invitati ad interrompere l'occupazione, ma si è impegnato a sollecitare la Provincia a trovare una soluzione alla carenza di aule che attanaglia l'istituto «Aldo Moro». Il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia, Marco Cossu, questa mattina, ha raggiunto la scuola superiore coresina per parlare con gli studenti.

«Ho parlato con i rappresentanti – dichiara Cossu – ai quali ho manifestato solidarietà e disponibilità per sostenere la loro battaglia; li ho invitati ad interrompere l’occupazione che, seppur motivata, è sempre un’azione sbagliata. Ho già depositato un’interrogazione per sollecitare l’amministrazione provinciale a superare l’emergenza immaginando una soluzione valida anche per il futuro, considerato che a Fara Sabina è già in corso un prevedibile sviluppo economico e demografico». 

La situazione per Cossu è decisamente critica perchè «la Provincia  non riesce a rispondere alle necessità che emergono nel territorio. Sono troppe e vecchie le criticità denunciate dagli studenti in questi giorni a Rieti come a Passo Corese. Insieme al disastro della viabilità, l’edilizia scolastica è l’altro grande fallimento della pseudo riforma voluta fortemente da Renzi e firmata da Delrio, i quali pensavano di far scomparire le amministrazioni provinciali con la bacchetta magica dimenticando però che strade e scuole qualcuno le deve pur gestire e servono anche le risorse per farlo».

A fargli eco è l'assessore di Fara Sabina e portavoce farense di Fratelli d'Italia, Marco Marinangeli secondo cui «il polo didattico, seppur di competenza provinciale – è parte integrante della nostra città e merita tutta la nostra attenzione. Le criticità della struttura sono molte ma la realizzazione delle nuove aule è una necessità non più rinviabile. Mi unisco all’appello del consigliere provinciale Cossu affinché gli studenti compiano un atto di grande responsabilità interrompendo l’occupazione. Certo, l’amministrazione provinciale non può più tentennare nell’individuare una soluzione valida da subito».
 
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