Fara Sabina, canile: Comune chiede
ad affidatario un'area vicina
ma nel bando parametro assente

Cane in un canile
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 10 Agosto 2017, 07:07 - Ultimo aggiornamento: 14:01
FARA SABINA - Sul servizio di ricovero e mantenimento dei cani randagi il Comune continua a incartarsi. Da un lato prorogando il servizio al precedente gestore, che non gliel'ha ancora concessa, dall'altro intimando all'attuale affidatario di trovare entro sei giorni un canile (nella foto d'archivio, un cane in una struttura) nei pressi di Fara Sabina, e smentendo di fatto i contenuti del bando proposto dallo stesso Ente.

Un bell'impiccio. Ma andiamo per gradi. A seguito dell'atto di indirizzo della giunta con la quale il sindaco e gli assessori danno mandato agli uffici di trovare il modo affinché i cani non vengano trasferiti a Matera, presso il canile Argo srl, il responsabile di settore ha emesso una determina con la quale si procede a prorogare per i prossimi due mesi il servizio al secondo classificato, che lo ha gestito finora.

Un provvedimento utile al Comune a prendere tempo, ad approfondire meglio i termini della vicenda e capire cosa fare. Ma che la Dog planet non ha ancora accettato. La ditta è ancora in attesa dei pagamenti delle fatture scadute del precedente contratto. Una di queste sembra essere in pagamento, ma il responsabile della Dog Planet ha inoltrato formale richiesta di saldo con dilazione delle fatture già scadute e si è detto anche disponibile a un accordo forfettario sull'ultima proroga. I pagamenti, però, sono condizione imprescindibile affinché la ditta accetti la proroga. «Fino a quando non riceverò risposta dall'Ente - ha confermato Gabriele Di Fazio di Dog Planet - non darò accettazione alla proroga».

LA LETTERA
La determina non è però l'unico atto licenziato dagli uffici comunali. Il responsabile di settore ha inviato una lettera che ha scioccato una volta in più, se possibile, Massimo Locapo della ditta Argo srl. «Ho ricevuto una lettera dal Comune, nella quale mi si intima di trovare entro l'11 agosto un canile in provincia di Rieti o in zone limitrofe, pena la revoca dell'appalto», ha spiegato Locapo che intanto con il proprio legale sta decidendo i passi da compiere. Una richiesta bizzarra visto che in Comune erano perfettamente a conoscenza che la ditta si trovasse a Matera. Del resto è stata invitata a partecipare tramite piattaforma Cev e, come se non bastasse, nell'appalto venivano stabilite anche le modalità di trasporto dei cani e di costo che dovevano essere a carico dell'affidatario.
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