E’ ormai noto (grazie a una delibera pubblicata sull’albo pretorio) anche l’aumento che riguarderà a partire dal prossimo anno scolastico, il servizio scuolabus. Da 10 euro e 33 centesimi al mese, quota pagata fino ad oggi, svetterà a 25 euro al mese. Un aumento del 150%. Da 93 euro annui, le famiglie i cui figli usufruiscono del servizio per raggiungere le scuole del comune si troveranno a pagare 225 euro a bambino. A questa somma va aggiunta quella della mensa scolastica il cui costo ha subito un aumento del 70%: da 3 euro a 5 euro e 15. In questo caso, i bambini che mangiano tutti i giorni a scuola non pagheranno più 60 euro al mese, ma 105. Per un totale annuo di 945 euro, a fronte dei 540 attuali.
Calcolatrice alla mano, in una famiglia con un figlio che usufruisce quotidianamente della mensa e utilizza il pulmino, mandarlo a scuola costerà 500 euro in più all’anno. Cifra che va moltiplicata per il numero dei bambini e cui eventualmente si deve aggiungere la nuova retta dell’asilo nido che si annuncia particolarmente salata.
COSTOSE ANCHE LE SEPOLTURE
Non va meglio per i defunti, o meglio per i congiunti che vogliono dare una degna sepoltura ai propri cari. Dovranno affrontare un rincaro che oscilla tra il 12 e il 15%. Fino a ieri il loculo in prima, quarta e quinta fila costava mille e 700 euro. Da oggi costerà mille e 900 euro. Quello in seconda passa da mille 950 euro a 2mila e 200 euro. In terza si va da mille e 950 a 2mila 250. Invariate a 10mila euro, le aree cappelle per la sepoltura privata. Più 200 euro per l’area di inumazione a terra che passa a 2mila e 200 euro. Da 500 euro a 400 euro i colombari.
ACQUEDOTTO PIU’ SALATO
Sulle famiglie farensi si abbatterà, come ha annunciato il sindaco Davide Basilicata (nella foto a sinistra), nel consiglio comunale del 23 maggio, anche la campagna di recupero tributi. Quelli che fino ad oggi non sono stati riscossi. Pare che rispetto al servizio idrico, la riscossione sia ferma ai ruoli del 2014. Alla luce del piano riequilibrio finanziario (predissesto) l’Ente sarà costretto ad aumentare le entrate. Da qui la necessità, sempre più concreta, di inviare più ruoli contemporaneamente, recuperando insieme 2015, 2016 e 2017.
Un’ipotesi che sta circolando con forza fuori e dentro il comune, mettendo in allarme i cittadini. Perché, sempre alla luce delle disposizioni previste dalla procedura di riequilibrio, non solo arriveranno più bollette insieme, ma anche a prezzo pieno. L’acqua, come i rifiuti, dovranno essere coperti interamente dal contribuente. Ecco dunque che se i rifiuti aumenteranno in media del 18%, l’acqua dovrebbe salire del 20%.
Raffaella Di Claudio
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