Rieti, centro commerciale all'ex
Zuccherificio: stop di Ascom
E si scatena la bagarre politica

Rieti, centro commerciale all'ex Zuccherificio: stop di Ascom E si scatena la bagarre politica
di Alessandra Lancia
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Mercoledì 17 Maggio 2017, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 13:27
RIETI - Ex Zuccherificio, Antonio Cicchetti evoca il progetto di mega centro commerciale di Coop Centro Italia e i commercianti alzano le barricate. Ieri mattina leggere su Il Messaggero i programmi dei candidati a sindaco sulle aree industriali dismesse e riunire la giunta di Ascom è stato un attimo.

Se infatti i piani di Calabrese, Petrangeli e Rando potevano apparire vaghi se non del tutto fumosi, quelli di Cicchetti hanno impensierito non poco i commercianti. L’ex sindaco da tempo insiste sulla necessità di rispolverare la proposta di mega centro commerciale che Coop Centro Italia formulò nell’agosto 2011, che poi condensò in una delibera di iniziativa popolare e che nell’aprile del 2014 il consiglio comunale rigettò perché non rispettava la normativa urbanistica e i parametri del prg.

LE SPIEGAZIONI DI CICCHETTI
Cicchetti ora aggiusta il tiro: «Considerato che l’area non necessita di bonifica, bisogna valutare velocemente il progetto della proprietà alla luce delle norme che non consentono centri commerciali sovradimensionati e coinvolgendo le associazioni di categoria. Con i proprietari (Lariana Industrie e Coop Centro Italia,ndr) vanno eventualmente concertati, ponendoli a loro carico, interventi compensativi di recupero edilizio del patrimonio pubblico nel centro storico (ad esempio l’ex mercato coperto) o come l’acquisto di bus elettrici per una linea circolare a frequenza ravvicinata da e per l’area pedonale, che sarà ridotta nel perimetro e rimodulata negli orari. Se qualcuno ha idee migliori e strumenti finanziari per realizzarli lo dica ora, in campagna elettorale», dice Cicchetti, «e non si nasconda dietro fumosi giri di parole che celano tatticismi e imbarazzo. La città non può tollerare oltre lo scempio di quelle aree».

LA PRESA DI POSIZIONE DELLA PARIBONI
«Se il piccolo commercio, specie in centro, è in crisi è anche per le scelte urbanistiche sbagliate del passato, che hanno indirizzato lo sviluppo della città a Campoloniano e dirottato la clientela verso la grande distribuzione – replica la vicesindaco Emanuela Pariboni – Oggi Cicchetti non solo non rinnega quanto fatto dal centrodestra ma rilancia, sostenendo l’apertura di un grande centro commerciale all’ex Zuccherificio. Noi abbiamo cercato di contrastare questa crisi con finanziamenti ad hoc per le imprese del centro storico e l’organizzazione di eventi. Il centrodestra ci ha sempre accusato di aver fatto politiche contro i commercianti del centro ma ora è chiaro chi è davvero contro». Quello che però la Pariboni non dice è cosa fare all’ex Zuccherificio.

LO STOP DI ASCOM
L’Ascom (ri) pianta i suoi paletti: «Eravamo e restiamo favorevoli al recupero delle ex aree industriali – scrive il presidente Nando Tosti – ma ribadiamo quanto già espresso nel 2014 e cioè che le superfici commerciali ad oggi presenti in città sono 4 volte superiori alla media della Regione, 880 metri quadrati ogni 1000 abitanti. Eventuali deroghe alle norme esistenti, come la costruzione di un maxi centro commerciale, rappresenterebbero una compromissione dell’esistenza stessa dei negozi di vicinato e una grave perdita di posti di lavoro». Insomma, uno stop a tutto tondo in linea con le decisioni di giunta e consiglio nel 2014. Il tema è cosa si promette di fare da qui a cinque anni. Nel 2018 saranno 45 anni che lo Zuccherificio non è più tale ma è “ex”.
 
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