IL PULLMAN CHE NON C'E'
Le segnalazioni sull'apparizione del Cotral delle 21.25 si sono moltiplicate nell'ultima settimana. Molti utenti hanno visto il mezzo in partenza dal capolinea di Tiburtina ma, guardando l'orario ufficiale, il tabellone luminoso, il sito Cotral o la app, quella corsa non risulta da nessuna parte. Persino alcuni autisti non ne sanno nulla. Un sogno (o un incubo) dei tanti pendolari che lo hanno incrociato? Il mistero è semplice da chiarire: con l'avvento del nuovo orario entrato in vigore il 7 gennaio, si erano creati dei «buchi». Uno di questi era proprio nella fascia tra le 21 e le 22. Vista l'affluenza massiccia di utenti e le segnalazioni del Comitato pendolari reatini, quando necessario Cotral fa partire una corsa supplementare. Nelle prossime ore dovrebbe essere diffuso un nuovo orario nel quale sarà ufficiale la presenza del bus delle 21.25. E qui scatta una doppia considerazione. Guardando il lato positivo, va dato merito all'azienda di saper ascoltare le esigenze e saper correggere in corsa. Guardando quello negativo, proprio non si capisce perché certi conti non siano stati fatti prima.
QUEL TRENO PER NESSUNO
Quest'ultima è più o meno la stessa considerazione che si fa per il treno Roma Tiburtina-Terni-Rieti che parte alle 20.35 e arriva alle 22.15. Macchinisti e controllori raccontano che, quando c'è folla, contano 2 o 3 persone nel tratto Terni-Rieti. Nella maggior parte dei giorni, però, una volta arrivato in Umbria il treno si svuota e prosegue la corsa fino a Rieti senza nessuno a bordo. Segnale che l'incremento del collegamento ferroviario Rieti-Roma via Terni, che tanti vorrebbero, non è risolutivo? Risposta sbagliata o, meglio, parzialmente inesatta. I pendolari, soprattutto quelli che partono e tornano a Rieti, vedrebbero il treno come una manna dal cielo. L'orario delle 20.25, però, non è utile ai tanti pendolari. Troppo tardi e poi, a quell'ora il traffico della Capitale è quasi azzerato, tanto che un bus Cotral in partenza da Tiburtina garantisce l'arrivo a Rieti in minor tempo. E qui torna la domanda iniziale: chi ha concepito questi orari, ha analizzato le esigenze dei pendolari? La risposta è tutta in quel treno per nessuno.
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