TOTA SABINA CIVITAS
Petrocchi prosegue nella sua analisi che poi è largamente condivisa da molti suoi colleghi ricordando che I piccoli comuni lottano ogni giorno per la sopravvivenza, quasi per prevalere l’uno sull'altro,disperdendo risorse e idee preziose per tutti. Il nobilissimo motto “Tota Sabina civitas” non ci fa pensare a quanto possiamo crescere se fossimo una cosa sola? Le Unioni di comuni, purtroppo, hanno fallito la loro missione, anche e soprattutto per la mancanza di coraggio e lungimiranza politica quando le risorse c’erano ma si è preferito continuare a coltivare il proprio orticello. Mentre noi sindaci dei piccoli comuni siamo costretti ad amministrare in uno “stato di assedio”, il governo nazionale e l’amministrazione regionale, tra un annuncio e l’altro, hanno avviato un processo di riforma degli enti pubblici locali – dopo mostruosi tagli ai trasferimenti e decisioni controverse che non sempre hanno visto il coinvolgimento dell’Anci, motivo per cui anche la Corte costituzionale si è pronunciata dichiarando illegittima la “revisione della spesa”adottata nel 2012 dal governo Monti”.
CRITICA POLITICA E CAMBIAMENTO
“La critica politica è un diritto dice Stefano Petrocchi- ma dobbiamo avere il coraggio di essere protagonisti del cambiamento forte che sta per avvenire nella nostra Nazione. Anche in Sabina, ormai da mesi si sta discutendo positivamente sulla fusione di comuni per creare un nuovo ente nel nostro territorio,in grado di superare campanilismi e personalismi che non permettono più l’efficienza dei servizi quindi un reale benessere per le nostre comunità. Come presidente della Comunità montana Sabina ho trattato il tema con i rappresentanti di tutti i comuni: non c’è un solo sindaco che oggi sia ancora ostinato a difendere il proprio campanile. La storia di ogni comunità,rimarrebbe comunque,non è stata mai cancellata da nessun cambiamento avvenuto nel tempo e non è di certo pensando ad un nuovo soggetto istituzionale che essa potrebbe scomparire. Anzi, forse condivideremmo quella del nostro vicino accorgendoci quanto siano simili. Un nuovo comune nato dall’unione delle nostre forze, significa poter avere una scuola migliore, un maggior numero di risorse umane e strumentali, razionalizzare la presenza dello Stato su un territorio più sicuro, significa più fondi a disposizione con la possibilità di una vera pianificazione e qualità dei servizi; significa pesare di più ai tavoli delle trattative quando si parla di noi. È un progetto ambizioso la cui discussione non è più rinviabile.
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