Rieti, il passaggio da Sogea
ad Aps e intrigo Asm:
giochi di potere

Comune di Rieti
di Alessandra Lancia
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Venerdì 3 Novembre 2017, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 13:01
RIETI - Grandi manovre in atto su Sogea e Aps, dove alla complessa e delicatissima fase di transizione dalla “vecchia” partecipata comunale alla nuova partecipata provinciale si intreccia la partita delle nomine nel nuovo cda di Acqua Pubblica Sabina. Fronte caldo anche in Asm, dove all’irrisolto nodo dell’assetto societario (la famosa gara a doppio oggetto) si aggiunge quello della poltrona lasciata vuota da Elena Leonardi su cui evidentemente si concentra l’attenzione e l’attesa di molti. E stavolta la battaglia è tutta nel campo della maggioranza. Il primo colpo l’ha sparato via facebook Luigi Gerbino a metà ottobre, della serie, va bene la spada di Damocle del ricorso al Tar che sembra aver imprigionato la Giunta Cicchetti in una specie di incantesimo, ma se nel frattempo il centrodestra provvedesse ad assumere un ruolo di governance in Aps e reintegrasse il cda di Asm, Gerbino (praticamente l’ombra di Cicchetti, prima e durante la campagna elettorale, molto meno dopo) avrebbe gradito assai. Invece niente, l’unica novità di queste ultime settimane sono le regole interne ad Aps, tra le quali quelle per le nomine del cda che prevedono maglie strettissime per la selezione dei consiglieri di amministrazione. Su Asm poi, silenzio assoluto, rotto solo dal caso della consulenza d’oro ad una società esterna per una ricognizione sulle partecipate comunali che il centrosinistra considera nella migliore delle ipotesi una spesa esosa e non necessaria (parliamo di circa 30 mila euro prelevate dal fondo di garanzia) nella peggiore il chiaro segnale di un sistema che ritorna negli uffici finanziari dopo cinque anni di faticosa bonifica. La delibera incriminata è all’attenzione della commissione Controllo e Garanzia, che tornerà a riunirsi oggi sotto la presidenza di Alessandro Mezzetti. E ieri sono usciti allo scoperto anche i consiglieri del gruppo Uniti per Rieti, Sebastiani, Domeniconi e Ramacogi, che proprio a partire da questa ricognizione straordinaria sulle partecipate comunali invitano la maggioranza a una “risolutiva presa di posizione, non più procrastinabile, su futuri assetti societari di Asm e Sogea”.
I tempi sono serrati: oggi si riunisce il cda di Sogea, il 6 quello di Aps seguito il 14 dall'assemblea dei soci. In ballo c'è l'acquisizione di Sogea, previa ripubblicizzazione di quest'ultima da parte del Comune, cosa che dovrebbe andare in consiglio comunale entro il 15 novembre.
Per i tre consiglieri comunali il rischio è che con tempi così stretti non ci sia la possibilità di vagliare questioni irrisolte come il trasferimento del personale da Sogea ad Aps - a parere dei tre consiglieri di maggioranza illegittimo, perché trattato da Cgil, Cisl e Uil con la sola presidente di Sogea - e i conti di Sogea, dove ballano ben 1,6 milioni di euro di vecchi conguagli da saldare e il buco, pure quello milionario, aperto dalla mancata fatturazione nel comune di Amatrice per via del terremoto.

LA MUNICIPALIZZATA
I consiglieri rilanciano anche sulla necessità di integrare il consiglio di amministrazione di Asm, e di dare segni di vita con la gara a doppio oggetto. Il tutto per «rimarcare la netta differenza» con il governo «immobile» di prima, e dimostrare di essere diversi da quel centrosinistra che promise e non mantenne. Ma stavolta il sindaco nel mirino non è Simone Petrangeli ma Antonio Cicchetti.
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