Simone Petrangeli non molla, e martella su una gestione del personale che definisce approssimativa e fuori dai binari della normativa: «La delibera del 2015 che cita lui conteneva un errore, indicando 9 dirigenti in organigramma invece che 8. Il nono dirigente l’aveva cassato la giunta Emili nel 2009, quando per togliere di mezzo Claudio Broggi dall’Urbanistica cancellò quella posizione dalla pianta organica. L’assetto corretto è quello deliberato da noi nel 2016 e a quello deve attenersi anche questa amministrazione. La nostra non è una ripicca, è solo il tentativo di non far deragliare di nuovo la macchina comunale dai binari delle norme e dei vincoli: siamo un Comune in predissesto, ogni manovra sul personale non autorizzata dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali rischia di ingenerare pesanti responsabilità erariali in capo agli amministratori».
Ma sull’ottavo dirigente la giunta Cicchetti sembra tirare dritto: «L’Urbanistica è ferma, a noi quel dirigente serve», aveva ribadito l’assessore De Santis due giorni fa a Il Messaggero. «Anche a noi un dirigente all’Urbanistica sarebbe servito, ma abbiamo dovuto sottostare ai vincoli di bilancio», ribatte Petrangeli. Il bando di selezione del nuovo dirigente resta comunque in vigore come pure gli altri tre pubblicati dal Comune per altre posizioni. «Noi abbiamo segnalato tutto agli organi superiori di controllo», avverte l’ex sindaco. La battaglia continua.
© RIPRODUZIONE RISERVATA