Rieti, giunta Cicchetti:
l'unione tra liste apre
la danza delle scelte

Chiarinelli
di Alessandra Lancia
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Domenica 2 Luglio 2017, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 12:28
RIETI - Giunta Cicchetti: la prima mossa la fa proprio il sindaco, scegliendo di federare le sue liste civiche, IoCiSto e Patto per Rieti. «Sono un sindaco di Forza Italia dice nel primo pomeriggio ma le mie civiche insieme rappresentano la prima forza politica in consiglio». E in serata arriva l'ufficializzazione della riunificazione, che fa sì che sommando l'8,29% dell'una con il 5,33% dell'altra insieme facciano il 13,62%, scavalcando bellamente Forza Italia, ferma allo 10,43%. Dunque, la formula per risolvere l'equazione fin qui impossibile di 7 liste dal peso diverso e 8 assessorati potrebbe essere quella della «federazione», ossia federarsi tra liste simili. Cicchetti ha aperto una strada, altri potrebbero seguire.
I vantaggi? In due uniti e con quel peso si possono rivendicare non 2 ma 3 assessorati: nello specifico, questo significa che oltre a Formichetti (Cultura) e Emili (Urbanistica) si creerebbe spazio per un altro giovane promettente come Donati (Sport). Ma le rivendicazioni degli altri non sono meno pressanti: Forza Italia, che esprime il sindaco, rivendica la presidenza del consiglio comunale (e l'avrà, per Sanesi) e due assessorati (per i quali concorrono in 4!). Agire rivendica due assessorati (Sinibaldi e Chiarinelli), altrettanti ne rivendica Uniti per Rieti (e anche qui sono in gioco tutti e quattro gli eletti); una postazione secca sarà per Alternativa per Rieti (Valentini?).

LE PERSONE
Dalle liste alle persone, due in particolare, Elisa Masotti e Sonia Cascioli. Una da Forza Italia, l'altra da Uniti per Rieti, sembrano giocare una partita tutta loro insieme ai rispettivi compagni, Paolo Di Lorenzo ed Enrico Aragona, che furono i primi a fare un passo indietro per mettersi al fianco di Cicchetti ma che poi sono via via scivolati in una sorta di cono d'ombra. E ora reclamano spazio per le due consigliere. Al sindaco trovare una sintesi, con un occhio alla forza della squadra con Cicchetti che ripete che oltre ai voti, conteranno le competenze e la disponibilità personale e l'altro alla governabilità del consiglio, perché non si creino sacche di dissenso che possano ostacolare l'azione di governo. «Oggi ci godiamo sant'Antonio, chissà che non mi illumini lungo la processione dice Cicchetti da domani si lavora sulla giunta per chiudere in tempi rapidi». Ieri però ha riunito i neo consiglieri nell'ufficio simil ambulatorio di via dei Crispolti per raccomandare unità e impegno: «Dovrei poter fare 267 assessorati per accontentare tutti ma non posso ha detto alla pattuglia dei 20 eletti, ai dominus delle liste e ai non eletti che non hanno sciolto le righe legittime le aspirazioni di ciascuno ma poi una scelta dovrò farla». E stamattina occhi e orecchi saranno per il pontificale del vescovo Pompili in San Francesco.
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