Rieti, il nigeriano arrestato per
il Far West a piazza San Francesco
dà fuoco alla cella e aggredisce
gli agenti che finiscono all'ospedale

Rieti, il nigeriano arrestato per il Far West a piazza San Francesco dà fuoco alla cella e aggredisce gli agenti che finiscono all'ospedale
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Sabato 9 Settembre 2017, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 14:21
RIETI - Ancora tensione nel carcere di Rieti la scorsa notte. Un detenuto nigeriano in attesa di primo giudizio ha dato fuoco alla stanza detentiva, come denunciano in una nota Cisl e Cgil. Dopo l'intervento anche del medico e del personale sanitario, lo stesso rompeva tutto ciò che stava nella stanza tirando armadietti, sgabelli e tutto quello che trovava addosso agli agenti. Tentava di scappare e con furia aggrediva gli agenti, tiramdo calci pugni, morsi e sputava contro il personale. Gli agenti sono finiti in ospedale. Solo nella prima mattinata la situazione è stata portata alla calma.

«Non basta il sovraffollamento e la carenza di personale nelle carcere laziali ora occorre intervenire per soggetti che non dovrebbero stare in carcere ma in altri luoghi - afferma Massimo Costantino, segretario generale aggiunto Cisl Fns - L'inefficienza dell'Amministrazione penitenziaria nonchè di chi ha portato alla chiusura degli Opg sta permettendo che carceri ordinarie diventino giorno dopo giorno veri e propri manicomi e la Polizia penitenziaria rischia la propria vita per contrastare un fenomeno senza uomini, mezzi e attrezzature come quelle che erano previste per gli Opg ovvio escludendo letti di contenimento, camice dei forza ed altro non previste per legge».     

«Il fatto è l’ennesima dimostrazione che il sistema carcerario fa acqua da tutte le parti - si legge nella nota della Fp Cgil - che da oltre un anno abbiamo rappresentato anche con manifestazioni a Rieti oltre che in tutte le altre sedi. Il prossimo 19 settembre unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, manifesteremo a Montecitorio per dire basta a questo stillicidio psicologico e fisico del personale di Polizia Penitenziaria».



 
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