Rieti, esordio di Martina Caramignoli
agli Europei in vasca corta in Israele

Martina Caramignoli
di Nazareno Orlandi
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Mercoledì 2 Dicembre 2015, 00:13
RIETI - Europei in vasca corta, è il giorno dell'esordio di Martina Caramignoli. Nuota in Israele, a Netanya, per l'ultimo evento internazionale del 2015, il primo della stagione che porterà alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. La reatina, 24 anni, bronzo europeo a Berlino un anno fa, cerca soprattutto conferme sulla propria condizione di forma, oltre che - chiaramente - un posto nella finale prevista per domani pomeriggio. Stamattina (diretta su RaiSport2, alle 10.19 italiane) è in vasca per le qualificazioni degli 800 insieme alle altre azzurre Diletta Carli, Aurora Ponselè ed Erica Musso. Fresca del nuovo primato personale nuotato nella prima uscita di qualche settimana fa, in provincia di Lucca (8'19"95), al National Olympic Swimming Pool punta a migliorarsi ancora.

IL SESTO TEMPO
Martina Caramignoli si presenta in Israele con il sesto tempo di qualificazione. Dovrebbe bastarle il minimo sindacale per andare in finale. "Stavolta non dico nulla, ho imparato dagli ultimi mondiali - taglia corto la nuotatrice delle Fiamme Oro da Netanya, seguita dal tecnico Stefano Morini - non faccio pronostici, penso solo che sarà una bella gara, siamo quattro italiane e ci giochiamo tutte il posto per la finale". L'appuntamento conta, certo, è pur sempre un Europeo, ma è soltanto una tappa di passaggio di una stagione lunghissima: "Cercherò di divertirmi e di dare il 101%, la condizione è buona ma il lavoro non è stato finalizzato per questa gara", spiega. La Caramignoli nuoterà nella seconda batteria, in terza corsia. Al suo fianco avrà la più veloce del lotto, l'olandese Sharon Rouwendaal, sulla quale dovrà fare la gara.

IL DIRETTORE TECNICO
Il direttore tecnico azzurro Cesare Butini fissa gli obiettivi, della Caramignoli e dell'intera nazionale italiana: "L'obiettivo è confermare il trend di medaglie delle ultime edizioni; cementare ulteriormente il gruppo in vista delle tappe di avvicinamento alle Olimpiadi e permettere ai più giovani di acquisire esperienza internazionale in vista del prossimo quadriennio - afferma - tutti pensano ovviamente a Rio de Janeiro, pertanto la valutazione delle prestazioni dovrà considerare anche il lavoro specifico che tutti stanno svolgendo nell'ambito di una programmazione che dovrà sbocciare in estate".
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