LETTERA IN COMUNE
«A quella richiesta non fu data risposta. Ora abbiamo ripetuto il quesito all’attuale amministrazione: chiediamo che i tecnici comunali accertino l’effettiva distanza dell’impianto della Eatrond.d.s. dalle case più vicine – dice Matteocci, che ieri ha protocollato una lettera indirizzata al sindaco Antonio Cicchetti – All’amministrazione chiediamo anche di bloccare qualunque nuovo insediamento nelle more di una valutazione globale delle emissioni di fumi in atmosfera nel Nucleo industriale».
PROVINCIA E ARPA
Valutazioni che però chiamano in causa Provincia e Arpa, mentre sulle localizzazioni, nell’area del Nucleo, decide il Consorzio. A Vazia in movimento contro eventuali nuovi impianti a biomasse c’è anche l’ex consigliere comunale Eligio Patacchiola, che sta raccogliendo firme per bloccare nuovi insediamenti. Vazia paga d’altronde da decenni il suo essere frazione di mezzo tra la pedemontana e il nucleo industriale, la lunga e non sempre facile convivenza con l’impianto di produzione di asfalti, e ora l’impianto a biomasse.
LA RICHIESTA
«Noi come comitato chiediamo al Comune di vigilare sul rispetto del regolamento dell’igiene pubblica – dice ancora Ugo Matteocci - e ci riserviamo di organizzare quanto prima un confronto pubblico, qui nella frazione, con gli amministratori, perché la cittadinanza sia pienamente e correttamente informata sulla realizzazione di eventuali nuovi impianti».
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