LE CIFRE
Dando un’occhiata ai numeri sui quali si sta lavorando per cercare di far combaciare i conti emerge un bilancio sofferente che manca di capacità di incasso e con un’importante situazione debitoria. L’Ente conferma un ricorso notevole all’anticipazione di cassa per coprire le spese. Fino ad oggi il Comune ha utilizzato più di 2milioni e 700mila euro di anticipo di tesoreria (il cui tetto massimo è stato elevato fino a quattro milioni).
Una pratica, questa, che si traduce nella produzione di ulteriori pesi finanziari per l’Ente, legati al maturare degli interessi. Che per l’anno 2016 vanno oltre i 60mila euro. Cifra che, come se non bastasse, si va ad aggiungere alla già lunghissima lista di pagamenti che l’Ente deve sostenere.
Ad oggi le fatture da evadere superano i 5 milioni e 500mila euro. La più vecchia risale al 2014, l’ultima è di qualche giorno fa. Eppure l’anticipazione di cassa, come sostenuto dal sindaco Davide Basilicata al tempo dell’aumento della capacità a quattro milioni, serviva «a ridurre i tempi di pagamento ed il numero dei creditori in attesa». L’operazione, visto il volume dei debiti dell’Ente, forse, però, non ha dato gli esiti sperati.
In Comune si è quindi intenti a cercare una soluzione. In totale riservatezza, anche se il clima che si respira nei corridoi municipali, non è dei migliori. È iniziata a circolare con forza la possibilità (che al momento resta tale) che l’Ente possa decidere di far ricorso alla procedura di pre-dissesto. Procedura che previa richiesta può essere avallata, al termine di tutta una serie di verifiche, dal Ministero dell’Interno. L’iter è teso a riequilibrare le finanze dell’Ente non senza comportare l’aumento delle tariffe per i cittadini. Lunedì si dovrebbe riunire a tal proposito la giunta.
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