«Ultima azione negativa di una serie - fanno sapere da Cgil, Cisl, Uil Fials e Rsu aziendali - che oramai dura da troppo tempo e che ha portato la nostra sanità in una situazione di quasi non ritorno». Secondo i sindacati la Regione sembra aver dimenticato Rieti e i suoi cittadini: «I servizi, per la cronica carenza di personale, peggiorano giorno dopo giorno, come ben recepiscono i cittadini che si rivolgono alle strutture sanitarie reatine. Dobbiamo reagire contando solo sulle nostre forze - proseguono i sindacalisti della funzione pubblica - per questo abbiamo pensato ad alcune iniziative che necessariamente dovranno essere sostenute da tutti. Il presidio permanente con volantinaggio per sensibilizzare i cittadini sulla grave situazione in cui versa la sanità reatina è una di queste. C'è poi la richiesta al sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, della convocazione della Conferenza dei sindaci. Richiesta accordata dal primo cittadino ieri l'altro durante il faccia a faccia avuto con la dirigenza Asl e in fase di definizione, per il prossimo 17 giugno. E non ultimo, l'organizzazione di una manifestazione di protesta a fine giugno sotto la sede della Regione a Roma dove sarà invitata la cittadinanza e tutti i sindaci della provincia con tanto di fascia tricolore e gonfalone del Comune».
Ieri mattina in piazza le prime firme raccolte. Molti i cittadini che si sono avvicinati al gazebo. «E' necessaria la partecipazione di tutti - hanno spiegato Gianni Ciccomartino, Sandro Antonacci, Domenico Teodori e Marino Formichetti e Claudio Mari, sia alla manifestazione di Roma, sia per il presidio in piazza del Comune».
Tra i temi su cui i sindacati puntano il dito, quello dei circa 230 interinali rimasti senza stipendi. Dopo il no dell'agenzia Alba a pagare le fatture e la richiesta avanzata dalla Asl di entrare in possesso della documentazione necessaria per subentrare all'agenzia nei pagamenti, si attende soltanto la risposta di Alba, che oramai dovrebbe arrivare entro qualche ora.