Rieti, l'ascensore del Pincetto fa rinascere l'antica Porta San Paolo

L'area del Pincetto
di Giacomo Cavoli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - Il Comune di Rieti è pronto a riaprire l’antica Porta San Paolo, un tempo collocata in piazza Oberdan, alla base dell’attuale rampa del Pincetto. È il progetto del secondo ascensore da realizzare in centro storico, che l’assessorato ai Lavori pubblici, guidato da Claudia Chiarinelli, ha inserito tra le proposte del programma “Ri-Centro”, con cui il Comune punta a sviluppare interventi di riqualificazione del centro storico. Il progetto dell’ascensore è stato ammesso ai fondi della Missione 5 del Pnrr, con un importo di 404.970 euro, nell’ambito del Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.

La storia. Intorno al 1225 (quando non esisteva l’attuale rampa del Pincetto) nella cinta muraria che chiudeva la città, la Porta San Paolo era il primo punto d’accesso che, dall’attuale piazza Oberdan (all’epoca piazza del Leone), i religiosi utilizzavano per raggiungere via Centurioni, all’altezza dell’ex Convitto San Paolo, ora in riqualificazione e al posto del quale sorgerà un albergo.

La Porta era un varco ricavato nel muro che oggi fiancheggia la parte finale della discesa del Pincetto e che, attraverso una piccola scalinata, consentiva di raggiungere quella che ora è la zona retrostante del teatro Flavio. La Porta fu murata e l’accesso sostituito dalla discesa, ma nel muro non è mai scomparso lo spazio cavo che ora verrà reso accessibile e utilizzato per realizzare l’ascensore. Il progetto prevede la riapertura del varco in corrispondenza dell’antica Porta, sfruttando lo spazio vuoto che si aprirà davanti che - messo in sicurezza - consentirà all’ascensore di aprirsi a fianco dell’ingresso dell’ex Convitto, realizzando una seconda via d’accesso facilitata al centro, anche a favore delle persone diversamente abili.

L'appalto. Il progetto ha già ricevuto il via libera dalla Soprintendenza, dopo che il Comune si è impegnato a realizzare l’opera, rispettando il più possibile colori e forme architettoniche di uno degli storici affacci del centro. «Sono orgogliosa di questa progetto - commenta Chiarinelli - perché consentirà alla città di recuperare una parte della sua memoria storica ormai dimenticata e per la quale è stato effettuato un lungo lavoro di ricerca per risalire alle origini della Porta San Paolo». Prossimo passo, la messa a gara per l’appalto dei lavori per l’ascensore. I tempi? Il Pnrr ne prevede la conclusione entro il 31 marzo 2026.

© RIPRODUZIONE RISERVATA