Rieti, paradosso Amazon tra
visite guidate e mille posti tagliati
dall'inizio del mese di gennaio

Rieti, paradosso Amazon tra visite guidate e mille posti tagliati dall'inizio del mese di gennaio
di Raffaella Di Claudio
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Domenica 21 Gennaio 2018, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 14:04
RIETI - E’ un cortocircuito, quello tra le aspettative dei lavoratori e la realtà di Amazon, che non si risolve. E’ stata sufficiente la notizia dell’apertura delle visite guidate all’interno del centro di distribuzione Fco1 di Passo Corese a generare, specie sui social, un ampio dibattito che ha visto come protagonisti tanti ex dipendenti del colosso dell’e-commerce. Per questi ultimi l’iniziativa della multinazionale sarebbe tutt’altro che utile, lasciando intendere che altre sarebbero le cose necessarie.

LE REAZIONI
«Cosa ci sarebbe da visitare?», dicono alcuni. «Non è mica un museo», fanno eco altri. «Andiamo a vedere quelli che hanno cacciato», proseguono altri ancora. Del resto facebook è come una piazza, solo che virtuale, in cui tutti vogliono dire la propria. Ma oggi, a differenza di qualche mese fa, i commenti negativi hanno la meglio su quelli positivi. In molti lamentano l’illusione di un posto sicuro che alla vigilia dell’apertura del centro di distribuzione sembrava cosa certa, almeno a parole (quelle che secondo molti ex lavoratori erano state profuse da addetti ai lavori, istituzioni e politici).

Che, tuttavia, oggi non appare così facile da concretizzare. Sono sempre di più i lavoratori che stanno uscendo allo scoperto manifestando il proprio malcontento per i licenziamenti avvenuti da inizio gennaio. Il là era stato dato dai due lavoratori che hanno raccontato la loro storia a Il Messaggero testimoniando la delusione di quanti credevano di poter essere riconfermati e invece, dopo Natale, sono stati lasciati a casa. Una cifra quella dei licenziati, destinata a salire vertiginosamente: si dice che siano stati molti più di mille fino ad oggi.

LE CIFRE
Le cifre ufficiali, chi conosce il mondo Amazon lo sa, sono quasi impossibili da ottenere. C’è comunque chi è pronto a giurare che sotto Natale all’interno del centro, sui vari turni, abbiano girato più di duemila dipendenti. Una cifra enorme, normale per un’attività stagionale come quella di Amazon, ma che ha contribuito ad alimentare false speranze. Soprattutto dei farensi. Che, sempre tramite social, riportano le testimonianze di quanti assunti in maniera temporanea erano incitati a fare grandi numeri di produzione con la promessa di una stabilizzazione che però non è arrivata.

Nei commenti degli ex dipendenti ce n’è per tutti: istituzioni, agenzie per il lavoro e Amazon. La multinazionale, dal canto suo, continua ad assicurare che le conversioni ci saranno. Ma i tempi e i numeri, ancora una volta, sembrano non incontrare le aspettative dei disoccupati farensi.
 
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