Tra prezzi alle stelle e mancati risarcimenti: parlano gli agricoltori reatini che hanno sfilato per le vie della città

Tra prezzi alle stelle e mancati risarcimenti: parlano gli agricoltori reatini che hanno sfilato per le vie della città
di Lorenzo Quirini
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Domenica 28 Gennaio 2024, 11:21

RIETI - I trattori hanno sfilato per le vie della città, venerdì mattina, sulla scia delle numerose proteste in atto anche in altri Paesi europei. A far sentire la loro voce sono gli agricoltori, penalizzati dalle politiche e dai costi sempre più alti per portare avanti la loro professione, con aziende che vivono da generazioni e che mai si erano trovate in condizioni così precarie. A Rieti sono stati circa 100, tra coltivatori ed allevatori, a protestare chiedendo maggiore tutela e rispetto per una categoria da sempre fondamentale anche per il Reatino. 


Tante le lamentele, ad esempio, sulla gestione della fauna selvatica che danneggia greggi e coltivazioni: «Quest’anno ho subìto un danno di circa mila euro perché i lupi hanno ucciso alcuni miei vitelli – racconta l’allevatore Giovanni di Paolantoni, attivo nel Cicolano – sono stato risarcito con 100 euro per ogni animale morto da parte dell’amministrazione pubblica, soldi ottenuti dopo diversi mesi, con cui ho potuto a malapena pagare lo smaltimento dei vitelli persi». A fargli eco anche il coltivatore Andrea Ferroni, titolare di un’azienda ad Ornaro: «Caprioli e cinghiali danneggiano continuamente i campi, talvolta rovinando anche i recinti elettrici – lamenta – I risarcimenti arriveranno solo per il 30% dalla Regione Lazio, a causa dell’assenza di fondi, mentre non ho avuto alcuna risposta in merito dall’Azienda Faunistica Venatoria». 


Problematiche a cui si aggiunge la nota questione dell’aumento dei prezzi per i produttori, primi tra tutti gasolio agricolo e concimi, più che raddoppiati negli ultimi anni, mentre continuano ad essere bassi i guadagni. «Ogni anno è più difficile – continuano i manifestanti, a cui si aggiunge Franco Petroni, proprietario di appezzamenti nella Piana Reatina – La protesta che portiamo avanti è anche per il consumatore finale, che spesso paga a caro prezzo gli aumenti dei prodotti a causa delle speculazioni, mentre l’effettivo guadagno per noi resta bassissimo».


Profondo malcontento, quindi, tra gli agricoltori reatini pronti a tornare di nuovo in piazza. «Quella di venerdì è stata una bella iniziativa, c’è stata adesione con circa un centinaio di manifestanti – raccontano – Tutto è stato ovviamente fatto nel rispetto della legge, con la richiesta dei permessi necessari per manifestare e lo stesso succederà martedì prossimo, quando torneremo a far sentire la nostra voce».

Si attendono intanto risposte da parte del governo e si spera anche in un dialogo con le amministrazioni locali «Finora è mancato il riscontro da parte della politica locale ed è qualcosa che facciamo fatica ad accettare, essendo noi un settore così vasto ed importante» concludono gli agricoltori reatini.

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