Provincia, è polemica sui premi ai dirigenti

Provincia, è polemica sui premi ai dirigenti
di Mario Bergamini
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Venerdì 29 Luglio 2022, 00:10

RIETI - Una premessa è d’obbligo: la delibera della Provincia con cui vengono liquidate le indennità di risultato ai dirigenti non viola nessuna legge, rientra pienamente nelle facoltà dell’Ente di Palazzo d’OltreVelino e, a parte differenze più o meno evidenti riguardo le somme, viene licenziata ogni anno. Ma come è d’obbligo la premessa, altrettanto doverosa riteniamo sia la riflessione sull’opportunità di mantenere questa “consuetudine” anche nel 2022, in un periodo particolare come l’attuale, con tantissime famiglie che letteralmente faticano ad arrivare a fine mese, strangolate da due anni di covid, da una guerra insensata che ha fatto schizzare alle stelle anche i prezzi dei beni di prima necessità e con un futuro prossimo - l’orizzonte è autunno - dove le difficoltà della maggioranza degli italiani saranno ancora più evidenti. Senza tralasciare, infine, il particolare relativo ai risultati, lasciato a un “nucleo di valutazione” che avrà sicuramente soppesato con scrupolo le performance dei singoli dirigenti, senza però che nella determinata di assegnazione dei premi si trovi traccia del metodo seguito.

La delibera. Detto ciò, andiamo a leggere la determina che assegna liquidazioni di somme a Fabio Barberi, pari a 22 mila euro e passa, a Sandro Orlano 19 mila e rotti, ad Annalisa Chiaretti 12 mila, a Donato Spagnoli 12 mila e a Giuseppe Basile, il segretario generale 16 mila e 563 euro.

Tutte indennità, inoltre, che hanno ricevuto una maggiorazione solo per il fatto che la Provincia di Rieti è inserita nel cratere sismico. Ecco, questo è un punto interessante sul quale il nucleo di valutazione potrebbe far luce, elencando anche le opere portate a compimento nel quadro della ricostruzione. Parliamo di dirigenti che, per la delicatezza e la responsabilità del ruolo che hanno, ricevono già un adeguato stipendio mensile, stabilito con contratto e che, sicuramente, lavorano molte più ore al giorno di quando dovrebbero.

Opportunità? Ripetiamo, non vogliamo gettare la croce addosso a nessuno. Facciamo solo una considerazione di opportunità, pensando ad esempio allo stipendio annuo mensile del più basso dipendente in grado dell’ente Provincia che, occhio e croce, difficilmente supera alcune delle indennità di produzione ricevute da alcuni dirigenti. Populismo, il nostro? L’accusa ci verrà sicuramente rivolta. Rispondiamo solo con il buon senso. Quello che a nostro avviso è in gran parte mancato in questa situazione, dove forse valutazioni più congrue rispetto alla situazione attuale avrebbero potuto consigliare un minimo di moderazione in più. Riflettere su questo aspetto, tutti, nessuno escluso, penso faccia bene.

I sindacati. Anche ai rappresentanti sindacali che sbraitano tanto a microfoni spenti, ma che quando sono chiamati a esprimere un commento, una semplice valutazione della situazione sopra descritta, fanno a gara a chi fugge con maggiore velocità.

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