Un nuovo polo culturale sulle sponde del Velino: ecco il Parco della Musica

Il sindaco Sinibaldi illustra il progetto del Parco della Musica
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 28 Luglio 2023, 00:10

RIETI - A ridosso delle sponde del fiume Velino, nel quartiere di Città Giardino, il nuovo Parco della Musica è pronto a cambiare volto e funzioni dell’ex Foro Boario. E anche la storia della città: perché, da luogo storicamente destinato al commercio degli animali, il progetto del Parco della Musica presentato ieri pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di Rieti trasformerà la zona dove attualmente sorge l’ex mattatoio in un nuovo polo culturale cittadino in grado di ospitare eventi grazie ai suoi 498 posti a sedere interni e ai mille previsti nello spazio della cavea esterna. 

Il masterplan. Un progetto figlio del programma di interventi immaginati dalla giunta Petrangeli con Rieti 2020, rimodulato dal masterplan approntato durante la giunta Cicchetti e che adesso arriva in dirittura della gara d’appalto sotto la giunta Sinibaldi. Due tranche di lavori, una prima da sei milioni e 800 mila euro - pronta ad essere appaltata subito dopo Ferragosto - e una seconda da quattro milioni di euro, da mettere in pancia una volta completata la prima parte di interventi, per un totale di quasi dodici milioni di euro.

«Il primo finanziamento furono i cinque milioni di euro ottenuti nel 2016 - riepiloga l’assessore ai Lavori Pubblici Claudia Chiarinelli - Nel 2018, in virtù della nuova progettualità approntata dalla giunta Cicchetti fu richiesta una proroga temporale e alla fine è stato necessaria un’ulteriore integrazione di un milione e 800 mila euro per sopperire all’aumento del costo delle materie prime». L’area dove sorgerà il Parco della Musica è attualmente quasi del tutto occupata dall’ex mattatoio, per un totale - ad oggi - di circa quattromila metri quadri del tutto inutilizzati. 

La costruzione del Parco porterà all’abbattimento degli attuali edifici e la nuova struttura del Parco occuperà una superficie di 2.063 metri quadri, mentre la prospiciente cavea esterna avrà un’estensione di 658 metri quadri.

Rispetto alla metratura dell’ex mattatoio e delle strutture ad esso collegato, la minore estensione del Parco e della cavea incrementerà quindi il rapporto tra l’area libera e quella costruita, massimizzando la superficie drenante e migliorando le condizioni idrauliche della zona.

Struttura rialzata. E rispetto alla quota del piano di campagna, il Parco della Musica sorgerà rialzato di un metro e 30 centimetri da terra, anche per sopperire anche a possibili rischi di esondazione del fiume Velino. A servizio del Parco - interamente accessibile, senza barriere architettoniche - sorgeranno parcheggi e un’area ristoro: all’interno, oltre al foyer e ai 498 posti a sedere, l’area retrostante il palco sarà costituita da una parete mobile che, nei mesi più caldi, potrà essere rimossa per aprire il palco verso la cavea esterna da mille posti. 

Il futuro. A realizzare il progetto un raggruppamento temporaneo di quattro studi specializzati, coordinati dall’architetto Francesca Acchioni, responsabile unico del procedimento. «Se parliamo di musica e spettacoli, A Rieti non ci sono spazi - commenta il sindaco Daniele Sinibaldi - Oggi, all’aperto, siamo costretti a fare tutto nelle piazze, con un affollamento che spesso diventa difficile da gestire. Perciò, se si vuole crescere, questa è un’opera della quale la città necessita».

«Alla meta di maggio abbiamo esaurito tutte le date disponibili per la prossima stagione del teatro Flavio e il nuovo Parco è la miglior risposta a chi diceva che non c’era necessità di nuovi spazi dedicati alla cultura», conclude l’assessore alla Cultura Letizia Rosati.

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