Npc Rieti replica a Siena:
«Condanniamo il razzismo,
a fine gara noi gli aggrediti»
Video: i tifosi della Npc a Siena

I tifosi reatini al PalaSclavo
di Emanuele Laurenzi
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Lunedì 27 Febbraio 2017, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 15:42

RIETI - Condanna verso ogni forma di razzismo, precisazioni sulle ricostruzioni dei fatti, mano tesa agli amici di Siena e, soprattutto, soddisfazione per l’impresa fatta sabato sera in terra toscana. La Npc Rieti ha meditato una nottata intera, poi ha preso posizione sulla polemica che si era innescata il giorno dopo la sfida con la Mens Sana. La società biancoverde aveva inviato un comunicato, nel quale denunciava insulti razzisti arrivati un proprio tesserato dopo la partita. Frasi che sarebbero state scritte su facebook, condivise anche sulla bacheca del giocatore, di cui non si fa il nome nel comunicato. L’identità era stata svelata dai media senesi, che avevano fatto il nome di Mike Myers e avevano parlato anche di cori e “buu” razzisti che si sarebbero levati nel corso dell’incontro dal settore ospiti.
 



NO AL RAZZISMO
La replica della Npc, in tal senso, è stata inequivocabile: «Ribadiamo il nostro convinto no ad ogni forma, o presunta tale, di manifestazione di stampo razzista che non appartiene all'ambiente della pallacanestro e tanto meno a quello della pallacanestro reatina». Parole affidate ad un comunicato stampa, aperto dal riferimento alla grande amicizia e al rispetto che lega le due società, gli staff e gli stessi tifosi. Sul rapporto tra i supporter, in particolare, c’è da dire che tra primo e secondo tempo alcuni ultras della Mens Sana hanno raggiunto quelli della Npc, passando una decina di minuti tra abbracci e battute, in totale amicizia e serenità, proprio sotto gli occhi delle forze dell’ordine che erano al palasport toscano. Tornando al comunicato della Npc, la società ha ricordato che nella storia del basket reatino si sono susseguiti atleti di colore sempre amati ed apprezzati dal pubblico. «Condanniamo fermamente anche i post apparsi sul profilo Facebook del giocatore Mike Myers – si legge nella nota - a cui vanno le nostre scuse ufficiali convinti del fatto che chiunque utilizzi la pallacanestro per insultare e tirar fuori argomenti che nulla hanno a che vedere con questo sport non faccia altro che il male dello stesso. Siamo più che certi che gli autori di questi post abbiano capito i propri errori e siano pronti a chiedere scusa a società e giocatore assumendosi la piena responsabilità per quanto accaduto».

LA PRECISAZIONE
A queste parole, la Npc ha aggiunto anche una precisazione relativa a quanto riportato da alcuni media e a ciò che è accaduto dopo la gara. «Dobbiamo integrare quella che è stata l’incompleta narrazione dei fatti avvenuta da alcuni quotidiani e dal sito Basketitaly. I presunti “buu” levatisi durante la gara dallo spicchio di gradinata ospite, non hanno nulla a che fare con il razzismo, essendo stati utilizzati anche in altre occasioni dalla nostra tifoseria, e non solo dalla nostra, contro giocatori non di colore.
La verità e i fatti vanno raccontati nella loro interezza ed allora, se quotidiani e sito parlano di razzismo o presunto tale, non possono non raccontare di aggressione o presunta tale avvenuta ai danni di una giovane tifosa e a tesserati della Npc Rieti: episodi questi facilmente riscontrabili ed oggettivamente verificabili in quanto sono attualmente al vaglio, non per nostro volere, delle autorità competenti. Teniamo a sottolineare che i giocatori che hanno festeggiato con il proprio pubblico non hanno provocato nessuno, né tanto meno mancato di rispetto a qualcuno. Siamo orgogliosi della nostra tifoseria e lo gridiamo con forza e convinzione. A Siena abbiamo ottenuto una grande e bellissima vittoria, per noi fondamentale, e se a qualcuno non sta bene se ne dovrà fare una ragione». 

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