Npc Rieti, la gioia a fine gara
Nunzi: "Contento per dove siamo"
Feliciangeli: "Cuore e orgoglio"

La gioia dei giocatori della Npc
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 29 Novembre 2015, 21:42
RIETI - Alla fine grande gioia in campo e sugli spalti per una vittoria, quella della Npc su Barcellona (78-73), che vale il doppio. Dopogara rovente in sala stampa, con il coach avversario Maurizio Bartocci che ha sparato a zero sugli arbitri dell’incontro. I 4 giocatori usciti per 5 falli e i 37 liberi contro 3 tirati da Rieti non sono andati giù al coach ospite. Una questione che Nunzi ha voluto lasciare come marginale, concentrandosi su quanto visto in campo, commentando due facce della stessa medaglia: da una parte una classifica comunque eccezionale per Rieti, dall’altra i limiti di una squadra che, per la seconda partita consecutiva in casa, è entrata in campo troppo molle in difesa. Il capitano Picchio Feliciangeli, soddisfatto per la vittoria, ha comunque richiamato tutti ad una maggiore concentrazione durante gli allenamenti, concludendo con una menzione speciale per Rakeem Buckles: i 28 punti con 14 rimbalzi dell’americano sono stati la miglior risposta alle critiche arrivate dopo un periodo no.


IL COACH NUNZI

“La cosa che ci tengo a dire – spiega il coach – che io mi aspettavo. Qualcuno dei miei pensava fosse molto più facile viste le assenze. Sono davvero molto contento per dove siamo. Prima di tutto voglio rimarcare i meriti della squadra. Non vorrei che questa cosa abbia attaccato la nostra umiltà”. Un concetto che Nunzi usa per bacchettare un po’ i suoi. “E’ la seconda volta ch ci capita di entrare in campo privi di aggressività. Non possiamo arrivare in campo e finire il primo tempo con soli 3 falli fischiati. Barcellona sarà una di quelle squadre con cui ci giocheremo la salvezza e dobbiamo invertire il trend. Noi siamo stati un po’ soft e questa fase è aumentata quando è uscito Loubeau. Quando mancavano i giocatori principi del oro attacco, siamo stati molli in difesa. Dobbiamo crescere di più a livello mentale.”. Al momento dell’uscita di Loubeau e con l’assenza di Migliori, sembra sia saltato il piano partita. “Non abbiamo saputo leggere la gara - continua Nunzi – e questo è stato un limite grave. Mi aspettavo più lucidità tattica che non abbiamo avuto. Nel secondo tempo abbiamo girato meglio, ma non si possono regalare 20’ in questo modo. Nel primo tempo fatto tutto ciò che si poteva fare di sbagliato. Dovevamo capire che non potevamo innescare i loro giocatori. Ci siamo lasciati un po’ trasportare dall’energia della partita, invece dovremmo sapere gestire un po’ meglio. L’emotività non è sempre negativa”. Chiusa l’analisi, Nunzi passa a parlare anche dei singoli, a partire di un Mortellaro sottotono. “Ci poteva stare un piccolo calo, ma è uscito Buckles e anche Della Rosa ha fatto una buonissima gara. All’inizio forse eravamo più fluidi, ma nel corso del tempo abbiamo un po’ diminuito intensità difensiva. Dobbiamo trovare meglio come giocare dietro. Io sono preoccupato del fatto che stiamo difendendo male. La squadra in senso generale non mi è dispiaciuta, ma so quali sono i nostri limiti”.

IL CAPITANO FELICIANGELI

Grandi abbracci dal pubblico, nel dopo gara, per il capitano Picchio Feliciangeli che commenta: “E’ stata una gara molto sofferta. Era difficile vincere perché venivamo da una condizione non facile da superare. Abbiamo dimostrato con grande cuore e orgoglio di poter venire fuori. Dobbiamo continuare a mettere questo orgoglio nelle partite, ma dobbiamo migliorare condizione tecnica anche in allenamento perché come diciamo sempre, la domenica è lo specchio della settimana. Tutta la settimana ci alleniamo con molta grinta ma ultimamente a livello tecnico i nostri allenamenti non sono proprio il massimo. Da martedì ripartire con concentrazione per ceracree di far bene anche in trasferta. Siamo sempre lì, ma concediamo troppo. In questa serata ci tengo a sottolineare la grandissima risposta di Buckles: gli abbiamo dato una mano tutti perché questo è un ottimo gruppo e siamo tutti felici per lui”.

IL COACH BARTOCCI

Maurizio Bartocci in apertura di conferenza stampa apre lamentandosi della terna arbitrale. “Non ho mai detto niente di nessuno, ma vedere questi numeri, ovvero 37 tiri liberi contro 3, non posso non commentare. Se noi abbiamo una certa intensità, non possiamo essere penalizzati. Quanti falli sono stati fischiati in ritardo? A questo tipo di gioco, non ci sto. Questa gente in casa nostra non l’abbiamo mai avuta. Da noi mandano solo gente di alto livello e qui arbitri sconosciuti. Dei 37 falli fischiati, magari ne abbiamo fatti solo 30. Non dico che Rieti non ha meritato, ma io me la vorrei giocare apertamente. Non si può falsare così una partita. E’ la prima volta che faccio una cosa del genere. Stasera è una cosa allucinante e la realtà è questa. Non credo al dolo, altrimenti non sarei più qua. Fischiano senza sapere quello che fischiano e lo fanno perché lo devono fare. I loro istruttori ci ripetono che dobbiamo avere pazienza, ma non può essere più così”. Le contestazioni riguardano varie situazioni, sia in attacco sia in difesa, che il coach siciliano ripercorre di volta in volta. In particolare i 3 falli fischiati a Loubeau nel primo tempo, secondo lui, gridano vendetta. Poi passa a parlare della gara. “Ai miei ragazzi non mi sento di dire assolutamente nulla. Forse nel primo tempo abbiamo esagerato un po’ con i tiri da 3 punti e capitalizzare di più. Credo che la gara l’abbia risolta Buckles, che ha giocato al di sopra di quello che mi aspettavo. Alla fine ha vinto Rieti, anche perché alla fine ha sbagliato di meno. I miei hanno dato tanto e si sono impegnati in difesa. Abbiamo dei limiti importanti che si sono visti anche in attacco. Purtroppo non ci alleniamo ancora insieme e ci manca Migliori. Detto ciò, voglio fare i complimenti a Rieti e al lavoro che sta facendo Nunzi”. Restando alla partita, Barcellona ha comunque perso la gara nel finale, quando è calata probabilmente anche per stanchezza. “Sicuramente gestione ultimi minuti – conclude Bartocci – non è stata ottima. Ci è mancata lucidità, ma non ho avuto modo di togliere Smith e questa cosa l’abbiamo pagata sotto canestro”.
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