Npc Rieti salva: spazio
a playoff e playout
Tutto sulle sfide

David Moss
di Luigi Ricci
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Sabato 30 Aprile 2016, 00:34
RIETI - Evitati i playout, i tifosi della Npc, in attesa di novità positive per la prossima stagione, faranno da spettatori alla post season di A2, sicuramente con un occhio di riguardo per Agrigento e Roma che hanno aggiunto ai rispettivi roster Chris Mortellaro e Dalton Pepper.
Le gare 1 si disputeranno tra domenica e lunedì e così, a seguire, anche le altre saranno sfasate in base ai calendari sempre nell’arco di due giorni consecutivi. Nel primo turno le squadre della conference ovest affronteranno quelle dell’est per cui ogni gara sarà un’incognita poiché le avversarie si affronteranno per la prima volta senza conoscersi e sarà interessante capire dopo il primo turno se veramente il livello medio dell’ovest sia superiore a quello dell’est come si dice da più parti.
In ogni caso, dopo una regular season che ha scremato 32 squadre portandone 16 nei playoff, come nel film Highlander, ne rimarrà solo una a salire in A1. Sinceramente poco per il movimento.
 
PLAYOFF:
 
MANTOVA – AGRIGENTO
 
Senza dubbio la sfida più seguita dai tifosi reatini per la presenza tra i siciliani di Mortellaro, giunto ad allungare le rotazioni della ex finalista del 2015, battuta in gara 5 da Torino. Quest’anno la squadra del coach Franco Ciani è arrivata 6^ dopo aver scontato vari infortuni per cui, più che di un extracomunitario di scorta, aveva bisogno di un elemento che potesse giocare subito come il centro italoamericano della Npc.
Di fronte Agrigento avrà la 3^ classificata dell’est che proprio prima dei playoff ha operato un cambio inserendo Ferguson da Biella al posto della guardia Hurtt, top scorer a 14 di media andato a Treviso, oltre ad aggiungere l’ala forte Udanoh, prelevato da Ferrara ormai salva. Entrambi dovranno calarsi subito nella nuova realtà per non creare scompensi. Mentre Mortellaro si aggiunge a un sistema già collaudato.
 
FERENTINO - ROSETO    
 
Nessuna novità invece nel turno che coinvolge l’unica laziale qualificata ai playoff, opposta alla 5^ dell’est. Ferentino non ha mai mascherato ambizioni di vertice mentre gli abruzzesi, partiti per cercare una tranquilla salvezza, possibilmente conquistando un posticino nei playoff, potrebbero fare proprio di questo aspetto un motivo per sgambettare i favoriti che, invece, entrano ora nella fase cruciale della stagione.
 
AGROPOLI-BOLOGNA
Sinceramente a inizio campionato si pensava che la Fortitudo sarebbe arrivata tra le prime dell’est, non importa in quale ordine, insieme a Treviso e Brescia. Invece i felsinei sono arrivati soltanto al 7° posto ed ora affrontano Agropoli che, pur neopromossa, non si può considerare una sorpresa vera e propria visto che il trio Roderick, Trasolini, Tavernari ha prodotto risultati che ci si aspettava, anche se la seconda piazza effettivamente non l’aveva prevista nessuno.
Nessuna delle due squadre ha puntato a giocatori di scorta o subito impiegabili, anche se Agropoli si presenta senza Tavernari, fermo da un mese per un serio infortunio a una caviglia e che difficilmente rientrerà anche se i campani andassero avanti nei playoff. Sarà questa la chiave della serie, oltre al mestiere del coach Boniciolli che viene da esperienze di Eurolega.
 
TREVISO – CASALE MONFERRATO
La capolista dell’est, allenata da Pillastrini, vecchia conoscenza dei tifosi di Rieti, punta dichiaratamente all’A1 e, come già spiegato, ha ingaggiato Hurtt come straniero di scorta.
Casale, invece, dopo un girone di andata super, in cui è arrivata quarta qualificandosi alle final 8 di Coppa Italia, ha avuto una flessione nel ritorno, causa infortuni, poi ha rimpiazzato Saunders con Johnson acciuffando i playoff per un pelo. Inutile quindi aggregare altri elementi. Ma i piemontesi, ora senza obiettivi, sono una squadra rognosa che ama giocare a bassi ritmi e proprio per questo possono mandare in tilt qualsiasi attacco.  
 
BRESCIA – TRAPANI
I lombardi, giunti secondi, mancano dall’A1 da 28 anni. Anche per questo è stato ingaggiato David Moss tenendo di scorta Holmes. L’arrivo del plurititolato ex Bologna, Siena e Milano, dall’esperienza in Eurolega, ne fa il giocatore di spicco dell’A2 oltre ad attribuire a Brescia l’obbligo di essere promossa. Altri risultati non sono ammessi.
Come ha detto alla vigilia il coach Ducarello “andiamo a divertirci”, per cui Trapani affronta la serie senza pressioni e senza ulteriori rinforzi. Perso a metà stagione per infortunio il non facilmente sostituibile Griffin, i siciliani hanno un po’ ridimensionato gli obiettivi pur centrando i playoff. Ma sono pronti a punire gli effetti negativi del bisogno vincere di Brescia, specialmente se riusciranno a innescare il loro proverbiale corri e tira. 
 
TORTONA - TRIESTE
Nessuna delle due ha mutato assetto. Trieste, costruita spaccando il centesimo, è giunta al 6° posto e in casa punterà sui suoi potenziali 7000 spettatori per sfidare la solidità di Tortona. Non è una serie scontata.
 
SCAFATI – VERONA
Dopo la conquista della Coppa Italia i campani hanno tirato un po’ il freno a mano giungendo comunque al primo posto. Nessun cambio di organico. Il ritorno in A1 è l’obiettivo ma non sarà facile.
La squadra veneta ha raggiunto l’8° posto all’ultima giornata. Malgrado gli investimenti, un risultato non soddisfacente che ha fatto anche tremare un po’ il coach Crespi. Nelle ultime 5 gare, essendo partita con un extracomunitario e un comunitario, ha allungato il roster puntando sull’estro di Miller, preso da Torino. Può dare fastidio a Scafati. Ma basterà?
IMOLA – SIENA
Il 4° posto di Imola premia una delle società più virtuose dell’A2 che quest’anno ha azzeccato tutto arrivando ai playoff dopo annate in cui, comunque, ha sempre centrato agevoli salvezze.
La sfida con Siena, 5° posto a Ovest, grande risultato per una neopromossa che ancora non ha risolto del tutto i problemi di bilancio, è una di quelle utili per capire i reali rapporti di forze tra le due conference.
 
PLAYOUT:
 
ROMA – RECANATI
Ovviamente i reatini tifano per la nuova squadra di Pepper, che sembra più un vice Voskuil che un cambio di Olasewere, anche se dovrà essere pronto a subentrare sia per l’uno che per l’altro.
Recanati, dopo un’orrenda partenza, i tagli di Gibson e Sollazzo e il cambio in panchina Zanchi-Sacco, si è sostanzialmente rassegnata ai playout iniziando un lungo precampionato in vista della post season. Nel frattempo ha inserito Smith da Barcellona e aggiunto Casini. La vittoria all’ultima di ritorno a Mantova è un segnale che per Roma non sarà un passeggiata, malgrado il vantaggio del fattore campo.
 
OMEGNA – JESI
Esonerato Magro dopo la sconfitta a Rieti, i piemontesi hanno messo in panchina il volpone Faina, scusate il gioco di parole, per anni anche assistente di Dan Peterson. Non hanno aggiunto nessuno ma hanno chiuso in crescendo la regular season vincendo a Biella e battendo Ferentino e Agrigento.
Un brutto segnale per Jesi che, a due giornate dal termine, dopo l’ennesima sconfitta pesante a Trieste che non faceva presagire una squadra con la giusta cattiveria in vista degli imminenti playout, per dare una scossa hanno esonerato l’ex Nuova Sebastiani Lasi a favore dell’assistente Cagnazzo, nonostante si stesse lavorando a rimodellare la squadra mettendo Corbett al posto di Greene e aggiungendo l’ala lituana Sorokas per Hunter. Sinceramente, malgrado il vantaggio del campo su Omegna, sembra la più in difficoltà delle quattro partecipanti ai playout.
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