Npc Rieti, contestazione nel dopogara
Cattani: "Analisi nei prossimi giorni"
Nunzi: "Bruttissima figura
Siamo tutti responsabili"

Il coach Luciano Nunzi
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 29 Ottobre 2017, 20:55
RIETI - “Chiedo scusa alla città per la brutta prestazione di stasera. Ma chiedo ai tifosi, che ringrazio per il sostegno, di non passare il limite come avvenuto oggi. Per quel che riguarda l’atteggiamento, non si può giocare come se si stesse andando a portare i fiori al cimitero”. In un dopogara surreale il patron della Npc Rieti, Giuseppe Cattani, è costretto ad intervenire per rimettere le cose a posto. Dopo la sirena finale s’è alzata una forte contestazione, culminata con un assembramento fuori dalla tribuna stampa da parte degli ultras. Cori e qualche colpo di troppo sulle pareti hanno spinto la società reatina a svolgere la conferenza stampa nella “pancia” del PalaSojourner, all’interno della sala del custode.

IL COACH NUNZI
Al termine della conferenza stampa, c’è stato un lungo confronto tra i vertici della società e lo staff tecnico. “C’è poco da dire - ha esordito coach Nunzi - abbiamo fatto una bruttissima figura. Siamo tutti responsabili, dall’allenatore ai giocatori. Alla minima difficoltà ci disuniamo e la palla si ferma nelle mani di un solo elemento, consentendo agli avversari di difendere facile. Il finale di oggi è stata la fotocopia del quarto quarto di domenica scorsa: quando subiamo canestri tagliagambe, non abbiamo la forza di reagire. Dopo l’ultimo time out i ragazzi sono entrati in campo confusi. Ci dispiace tanto, perché quello che si vede in campo la domenica, non rispecchia quello che vedo negli allenamenti in settimana. L’intensità che vedo in determinati momenti non le riversiamo in campo”. Tra i protagonisti dell’incontro c’è stato il capitano Angelo Gigli: con lui in campo si allungava, senza si soffriva. Forse era il caso di “spremerlo” un po’ di più per cercare l’allungo decisivo? “Se un giocatore mi chiede di uscire - ha spiegato Nunzi - io lo devo ascoltare. E poi non è detto che se avessimo accumulato un grande vantaggio nella prima parte dell’incontro, lo avremmo tenuto anche dopo”.

Difficile pensare ad andare avanti in un ambiente come questo, con i tifosi in pienissima contestazione dopo appena 4 gare. Un tema che Nunzi non affronta direttamente, spiegando: “I tifosi hanno ragione a criticare, ma sul rapporto con i tifosi non sta a me intervenire. Ci penserà la società”. E l’intervento è arrivato subito da parte del presidente Cattani, che non si è tirato indietro spiegando: “Chiedo scusa alla città di Rieti per quella che è stata la prestazione sportiva. Secondo me la cosa migliore per risolvere i problemi è mettere il sangue sul campo, cosa che oggi non è stata fatta. Non entro nel merito tecnico, ma la differenza tra noi e loro è che loro sprizzavano gioia e noi avevamo l’atteggiamento di chi sta andando a portare i fiori al cimitero. Detto ciò, a me dispiace non poter fare la conferenza stampa nella sede naturale: non è possibile che accada ciò. Ringrazio curva e tifosi che ci hanno incitato, ma non passiamo il limite e rimaniamo nei limiti della decenza. Non abbiamo fatto una bella figura e chiedo scusa a Treviglio. Per ciò che riguarda la squadra, analizzeremo il da farsi nei prossimi giorni”.

Il tema della squadra “molle” è tornato anche nelle parole di coach Luciano Nunzi, che ha analizzato anche altri aspetti della prestazione dei suoi: “Ci sono momenti in cui non passiamo la palla ha detto il coach - e la palla non va dove vogliamo andare. Dipende dal fatto che i ragazzi vogliono uscire da questa situazione e ci provano da soli. Ho detto tante volte che qui non ci sono giocatori che possono vincere da soli. Dobbiamo cercarci di più nei momenti di difficoltà invece quando le cose vanno male, la palla si ferma. Storicamente ho dovuto sempre gestire l’aggressività, ma quest’anno non è la prima volta che guardo il tabellone e siamo a zero falli dopo diversi minuti. Siamo una squadra che non mozzica. In casa nostra e davanti al nostro pubblico l’aggressività dev’essere alla base di tutto”. 
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