RIETI - Il mattatoio comunale è chiuso, abbandonato e in totale degrado da tre anni, ma gli effetti di una gestione se non disinvolta quanto meno arruffata si fanno ancora sentire. E’ del 30 novembre 2017 (ma il deposito risale solo al 18 dicembre scorso) la sentenza con cui la Corte dei Conti del Lazio ha condannato l’ex sindaco Giuseppe Emili, l’ex ragioniere capo del Comune Antonio Preite e l’attuale dirigente comunale Domenico Cricchi a risarcire l’Ente di un danno erariale di 250mila euro per gli «sconti» sulle tariffe di macellazione praticati tra il 2011 e il 2012 alla società «Reale», che è stata a lungo il cliente principale del mattatoio reatino.
All’ex sindaco Emili e all’ex dirigente finanziario Preite va il peso maggiore, 100mila euro a testa; a Cricchi invece «solo» 50 mila euro, in ragione del fatto che fu proprio lui, alla fine del gennaio 2013, a segnalare all’allora segretaria generale Rosa Iovinella l’anomalo caso della Reale, stoppando l’andazzo degli anni precedenti e innescando la denuncia per danno erariale.