Rieti, lavoratori Solsonica:
sì ad accordo Gala
Ritel, convocazione saltata

Solsonica
di Alessandra Lancia
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Giovedì 9 Giugno 2016, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 13:23
RIETI - Con 80 sì, 15 no e una scheda bianca, i lavoratori di Solsonica hanno approvato l'accordo tra Gala Tech e Fim, Fiom, Uilm e Ugl, in base al quale la società romana si impegna a riassorbire entro il 2017 i 124 ex dipendenti della spa reatina sotto procedura concorsuale. E, nelle more della riassunzione piena, a richiamare a rotazione i lavoratori perché alternino periodi di mobilità a periodi di impiego. Un «sì» sofferto ma netto, che arriva dopo un lungo braccio di ferro tra Gala Tech, rsu e sindacati, preoccupati per la lentezza del riavvio produttivo dello stabilimento reatino e ancora sotto choc per il licenziamento per via giudiziaria dei 124 ultimi lavoratori rimasti in forza a Solsonica. «Ora si volta pagina: da parte della Fiom nessun trionfalismo, ma la consapevolezza dell'importanza di avere in mano uno strumento per pilotare questa vertenza verso l'unico e vero traguardo utile, vale a dire la ripresa industriale del sito e la piena occupazione dei lavoratori», dice il segretario provinciale Luigi D'Antonio, consapevole del dissenso interno rispetto all'intesa con Gala Tech. Dissenso esploso sulla tipologia dei contratti di riassunzione, non più quelli pregressi ma quelli dettati dal Jobs Act, e che un mese fa portò alla bocciatura di un accordo analogo in seno all'assemblea dei lavoratori. «Adesso inizia la fase più complessa, che è quella di far rispettare l'accordo sottoscritto. Il confronto con l'azienda sarà serrato - promette D'Antonio - per mettere in moto il piano industriale e monitorare la situazione. Ma almeno abbiamo in mano una serie di impegni di cui chiedere conto». Più netta la soddisfazione della Fim, a cui si unisce anche quella della Cisl: «Fin dalle prime mosse di questa crisi abbiamo ascoltato i lavoratori cercando di creare tutte le condizioni perché l'avventura Solsonica non finisse nel modo peggiore scrivono in una nota Paolo Bianchetti e Giuseppe Ricci. - Certo, il confronto non è concluso perché adesso c'è da marcare stretta Gala Tech affinché applichi gli accordi sottoscritti in pienezza e senza sotterfugi. L'esito positivo del referendum è la prima pietra di questo edificio sebbene qualche riserva rimanga, specie sull'applicazione del contratto di lavoro ai sensi del Jobs Act. Ma Cisl e Fim sono comunque soddisfatti perché non si è persa un'altra occasione per riconsolidare un tessuto aziendale compromesso. L'obiettivo semmai è rilanciarlo, assicurando buona occupazione per i 31 dipendenti già assunti (e però già in cassa integrazione, ndr) e per i 124 lavoratori da riassumere. Per noi l'unico interesse è quello della salvaguardia dei posti di lavoro, ascoltando i lavoratori e cercando di collaborare al rilancio a fianco di Gala». Più che rilancio, lancio di questa nuova avventura industriale, che aveva preso le mosse nell'agosto scorso con l'annuncio di una prima commessa e la riassunzione di 31 addetti, ma che ha poi subito una battuta d'arresto a fine maggio, con la richiesta di cassa integrazione per i lavoratori in servizio.

RITEL, CONVOCAZIONE SALTATA
Dall'ex Solsonica all'ex Ritel: con Finmeccanica (ora Leonardo) i patti erano di rivedersi oggi al Ministero dello Sviluppo per concretizzare l'ipotesi di intesa abbozzata nelle scorse settimane, non più commesse ma un fondo da mettere a disposizione di quelle aziende che, volendosi insediare al Nucleo, avessero ripreso ex dipendenti Ritel. Ma la convocazione di oggi è saltata: Finmeccanica con i lavoratori ha conti «morali» in sospeso. Con la curatela fallimentare di Ritel conti veri. E a Roma si vuol essere sicuri di chiudere definitivamente il capitolo Rieti.
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