E tutto questo mentre si prospetta l’arrivo, in tutta la provincia, di altri 300, 350 migranti provenienti dal nord e centro Africa. Se la gestione dell’accoglienza da parte della Prefettura proseguirà sulla linea fin qui seguita, è lecito attendersi di tutto. Ma restiamo ai fatti: a Poggio Mirteto, ieri poco prima dell’alba, sono giunti 19 migranti. Meno di quelli annunciati.
Sono stati sistemati nella palazzina di via Ruffilli, in località Poggio degli Ulivi nei pressi dello Scalo mirtense. Sono arrivati a Poggio Mirteto nottetempo - poco dopo le 3 - e subito trasferiti nella struttura individuata in origine. Sono stati affidati alle cure della Synergasia di Roma che ha sistemato i 19 stranieri a Poggio Mirteto Scalo. Dubbi sui tempi della loro permanenza: la Prefettura parla di un mese, ma non vi è certezza.
Il sindaco Giancarlo Micarelli, intanto, ha diramato in serata una dura nota: «Il Comune di Poggio Mirteto - si legge - non è nuovo a progetti di sostegno a stranieri infatti, già dal 2011, con l’Unione dei Comuni della Bassa sabina ha gestito l’accoglienza ai nuclei famigliari e successivamente con il progetto Sprar per rifugiati e richiedenti asilo maggiori di età.
Sono passati dal nostro Comune più di 60 stranieri a cui abbiamo dato accoglienza,sono nati due bambini, senza che questo abbia comportato alcun problema con i cittadini.
Voglio però rappresentare tutto il mio sdegno per la mancata sinergia fra istituzioni e cooperativa delegata all’accoglienza ed auspico una maggior collaborazione futura per risolvere le problematiche del nostro territorio, con l’aiuto di tanti cittadini che in questi giorni si sono resi disponibili».
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