Farmacista per vaccinarsi vuole che sia un medico ad ordinarglierlo con ricetta. Ora rischia la sospensione dell'Ordine

Farmacista per vaccinarsi vuole che sia un medico ad ordinarglierlo con ricetta. Ora rischia la sospensione dell'Ordine
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 18 Gennaio 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 22:20

RIETI - Per vaccinarsi pretende la prescrizione di un medico che, dopo attenta valutazione, ne sancisca la necessità di sottoporsi al vaccino antiCovid. «Lo dice l’Aifa, non io», precisa Flavio Del Bufalo, farmacista originario di Montopoli di Sabina, ma in servizio presso una farmacia situata in un altro centro sabino, che sta portando avanti una battaglia affinché il vaccino antiCovid gli venga prescritto. Convinto di ciò, Del Bufalo si è recato il 13 gennaio al centro vaccinale ex Bosi, accompagnato dal suo avvocato Giusi Aguzzi.

Le tappe. L’Ordine dei farmacisti, giorni prima, nel rispetto della norma che stabilisce l’obbligo di vaccinazione per la categoria, aveva invitato sia lui che il padre (titolare di una farmacia a Montopoli che rischia la chiusura) a sottoporsi a vaccinazione, pena la sospensione dall’Ordine e, di conseguenza, la cessazione dell’attività.

A quel punto, hanno deciso di inviare la richiesta di ostensione della prescrizione alla vaccinazione all’Ordine, alla Asl, ai Nas e a una serie di istituzioni tramite posta elettronica certificata e in attesa di ricevere una risposta hanno prenotato un appuntamento al centro vaccinale ex Bosi.

Una volta raggiunto l’hub, insieme all’avvocato Aguzzi, hanno chiesto al medico vaccinatore «di rilasciare, come prevede l’Aifa, una ricetta ripetibile limitativa (rrl) con la quale il medico si assume la responsabilità dell’inoculazione e degli effetti conseguenti al farmacista». 
Ricetta che nessuno dei vaccinandi ottiene all’atto dell’iniezione e che il dottore, come era facilmente prevedibile, si è rifiutato di sottoscrivere. A quel punto, all’ex Bosi sono stati chiamati a intervenire i carabinieri della stazione di Antrodoco, che hanno redatto un’informativa sui fatti accaduti nel centro vaccinale. Sulla base del verbale dei militari, i farmacisti hanno inviato diffida in autotutela all’Ordine, informando su quanto accaduto all’ex Bosi e comunicando la mancata vaccinazione per assenza della ricetta.

La motivazione. «Premettendo che ho fatto tutte le vaccinazioni e che non si tratta di una questione personale - spiega l’avvocato Giusi Aguzzi del Foro di Rieti - come tecnico del diritto, ci tengo al rispetto delle leggi e a che ogni cittadino, tecnicamente, abbia la garanzia dei propri diritti. Siccome, tecnicamente, sussistono i presupposti per andare avanti su questa strada, ritengo giusto dare voce a persone che rischiano di essere sospese dal servizio e di non poter più lavorare, comportando una grave lesione del loro diritto al lavoro sancito dalla Costituzione». Non resta che attendere la pronuncia delle istituzioni. Ordine dei farmacisti in primis

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