Donna scomparsa, la notte prima di sparire non aveva dormito a Cerchiara ma una testimone l'ha vista sulla strada della frazione la mattina successiva

Donna scomparsa, la notte prima di sparire non aveva dormito a Cerchiara ma una testimone l'ha vista sulla strada della frazione la mattina successiva
di Renato Retini
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Agosto 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 08:18

RIETI - Pochi giorni prima della scomparsa un accesso all’Ufficio postale di Contigliano saltando la coda. Ancora novità sulla vicenda della scomparsa di Silvia Cipriani, svanita nel nulla lo scorso 21 luglio da Cerchiara, piccola frazione del Comune di Rieti anche se – secondo una nuova testimonianza – la 77enne è stata vista con certezza la mattina del 22 a Cerchiara. Indagini attive ed in corso ma «nulla di divulgabile»: lapidari gli inquirenti sull’inchiesta che sta cercando di fare luce sul giallo dell’estate reatina relativo alla misteriosa scomparsa dell’ex postina in pensione. E intanto i familiari - affidandosi ad una nota indirizzata all’inviata de “L’estate in diretta” Sara Verta - precisano che la dimora di Cerchiara non è una “villa” ma una “casa” e tra l’altro non di proprietà della Cipriani. 


Si scava sempre più a fondo e sempre di più nella vita della donna cercando soprattutto di ricostruire a ritroso movimenti, contatti, luoghi frequentati e persone incontrate mentre nuovi elementi e nuove circostanze vengono alla luce come l’interrogativo sul luogo dove la 77enne abbia trascorso la notte a cavallo tra il 21 ed il 22 luglio in quanto, secondo quanto riportato da una conoscente, quella notte non l’avrebbe trascorsa nell’abitazione di Cerchiara.

Di nuovo tanti interrogativi che vanno ad aggiungersi ad una vicenda complicata che si apre a diversi possibili scenari, non ultimo la possibilità che la donna, all’insaputa di tutti, potesse sostenere o aiutare economicamente qualcuno. A suffragare questa ipotesi – seppur con le dovute cautele – la singolare circostanza che Silvia Cipriani tre o quattro giorni prima della scomparsa si fosse recata presso l’Ufficio postale di Contigliano dove aveva lavorato ed era conosciuta da tutti. Avrebbe saltato la coda, suscitando anche le rimostranze delle persone in fila, per poi procedere ad effettuare delle operazioni rispetto alle quali però la direzione della filiale non è autorizzata a riferire. Operazioni di cui non si conosce la natura, ritiro di contanti oppure vere e proprie movimentazioni a partire da depositi o libretti postali. Ma per quale motivo? 


Di certo non per pagare delle bollette di luce o gas in quanto nella cassetta postale al civico 12 di via delle Orchidee, dove l’anziana possiede un appartamento, c’è ancora imbucata una busta contenente una bolletta mai prelevata e mai saldata. Inoltre, a rendere più fitto il mistero della scomparsa, c’è anche la circostanza della notte tra il 21 ed il 22 che Silvia non avrebbe trascorso a Cerchiara tanto da avvisare preventivamente il suo fattore di accudire gli animali e chiudere il cancello perché non sarebbe rientrata, salvo poi essere vista il giorno successivo, venerdì 22, viva e alla guida del proprio veicolo, una Fiat Palio di colore grigio metallizzato, risalire verso Cerchiara intorno alle 8,30 del mattino, secondo la testimonianza di una vicina e amica ritenuta assolutamente attendibile. Condizione che, dunque, farebbe spostare il giorno della scomparsa al 22 luglio e non più al 21. Perché l’ex postina si sia recata alla filiale di Poste Italiane, dove, oppure con chi abbia trascorso la notte sono i principali interrogativi al vaglio degli investigatori della polizia di Stato e della Mobile di Rieti.

A breve verrà convocato un tavolo tecnico di coordinamento in Prefettura per disporre la riorganizzazione del secondo atto delle ricerche sul campo con squadre da terra che torneranno a battere aree già perlustrate ma anche nuovi territori per ricreare ancora una nuova mappatura nell’ambito di una geografia di ricerche che ha visto numerose aree battute palmo a palmo non solo da terra ma anche dal cielo con elicotteri e droni. Si cerca dunque Silvia su due fronti opposti: sempre con la speranza di ritrovarla viva oppure di ritrovarne il corpo. 


In Procura il fascicolo relativo all’inchiesta è per i reati di omicidio e occultamento di cadavere ritenendo che sia stato fatto del male alla donna in linea con un movente economico legato forse a terze persone. Ma ogni pista rimane aperta. La sensazione, nonostante il massimo riserbo degli inquirenti, è che a breve si possa giungere ad una svolta nelle indagini e che la stessa riorganizzazione dei pattugliamenti sia legata all’individuazione di una precisa area in cui cercare oppure, dove scavare. Ieri a Rieti di nuovo la troupe televisiva della trasmissione “L’estate in diretta” con che ha toccato vari luoghi e raccolto testimonianze nella difficile ricostruzione di un puzzle ancora molto complicato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA