Covid: il focolaio nella casa di riposo di Scandriglia, la situazione è sempre critica e la titolare rifiuta l'aiuto della Asl

Covid: il focolaio nella casa di riposo di Scandriglia, la situazione è sempre critica e la titolare rifiuta l'aiuto della Asl
di Raffaella Di Claudio
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Domenica 20 Dicembre 2020, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 05:09

RIETI - E’ ancora critica la situazione all’interno della casa alloggio “Residenze della Terza età” di Scandriglia, dove il numero dei positivi potrebbe crescere nelle prossime ore. Alle 24 le persone contagiate, 14 ospiti e 10 operatori, potrebbero aggiungersi gli anziani risultati negativi nella prima tornata di tamponi, nuovamente sottoposti a test ieri mattina. Un’anziana, venerdì, era stata fatta ricoverare proprio a seguito dell’insorgenza di sintomi e il tampone ne ha successivamente accertato la positività.

I contagiati trasferiti. «Tutti gli anziani positivi sono stati trasferiti in strutture sanitarie della Regione – spiega il sindaco di Scandriglia Lorenzo Ferrante che sta seguendo da vicino l’evolversi della complessa vicenda - I trasferimenti sono stati ultimati entro la mezzanotte di venerdì.

Attualmente nella casa alloggio restano solo gli 8 ospiti negativi che hanno effettuato (ieri mattina, ndr) i tamponi. La Asl ci ha assicurato che entro questa sera (ieri, ndr) si dovrebbero conoscere gli esiti degli esami. Le persone dovranno rimanere comunque in quarantena e si sta valutando di farli tornare nelle proprie abitazioni con i congiunti». Parenti che continuano a presidiare il piazzale della struttura. Al momento il problema resta, infatti, legato alla carenza di operatori rispetto al numero di persone che, fino a nuove disposizioni, permangono all’interno della residenza. Il punto è che i dipendenti della casa alloggio contagiati sono stati posti in isolamento presso i propri domicili perché, a detta della Asl, l’edificio, a differenza di altre residenze dove gli operatori hanno potuto svolgere la quarantena, non è in possesso dei necessari requisiti di sicurezza. 

Non ci sono più operatori sanitari. «Stiamo cercando di reperire degli operatori che possano dare una mano ad assistere le persone attualmente nella casa alloggio – prosegue Ferrante – ma non è cosa semplice. La questione vera, oggi, è proprio la carenza di personale che possa accudirle. Non è facile reperirlo sia perché siamo sotto Natale sia perché la maggior parte degli operatori, per svolgere una sostituzione di 4 o 5 giorni, non se la sente di assumersi il rischio di un eventuale contagio. La Asl mi aveva dato la disponibilità a inviare oggi e questa notte (quella appena trascorsa, ndr) una persona. Chiaramente essendo una struttura privata era necessaria l’autorizzazione della titolare, che però ha ritenuto che ne avrebbe potuto fare a meno. Non so se poi la situazione è cambiata nel corso della giornata». 

Non rimane che attendere i risultati dei tamponi. Se le condizioni di salute lo permetteranno, in base alla disponibilità dei parenti, gli anziani potrebbero svolgere la quarantena a casa o essere trasferiti in Rsa con aree Covid o nel Covid hotel di Greccio. Intanto, sulla vicenda interviene il segretario generale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci.

L'allarme della Uil. «Siamo preoccupati - afferma - per quanto sta accadendo nella struttura e chiediamo alla Asl di attivarsi e, sulla scia del modello usato per le case di riposo Santa Lucia delle suore clarisse e della struttura Alcim di Contigliano, di adottare tutte le misure necessarie per seguire e curare al meglio le persone che hanno contratto il virus. Stiamo parlando di una fascia di popolazione anziana che necessità più di altre di supporto medico e psicologico. Seguiamo con attenzione la vicenda e ci auguriamo di ricevere notizie confortanti, nel rispetto della privacy, sulla salute degli anziani e degli operatori». 

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