Camera di commercio di Rieti al tramonto, dal 27 luglio c'è la fusione con Viterbo

Camera di commercio di Rieti al tramonto, dal 27 luglio c'è la fusione con Viterbo
di Antonio Bianco
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 01:14

RIETI - A fine luglio nascerà la nuova Camera di commercio Lazio nord. La data stabilita per l’insediamento del nuovo consiglio camerale è il 27. Da quel giorno il vecchio ente di via Borsellino andrà in pensione per lasciare il posto a quello di Rieti-Viterbo. Il nuovo consiglio avrà il compito di eleggere, nella stessa giornata, il nuovo presidente - fonti attendibili danno in pole position l’attuale commissario straordinario dell’ente della Tuscia, Domenico Merlani -, e approvare il nuovo bilancio preventivo.

Le tappe. Nei giorni successivi alla scelta del presidente ci sarà anche la nomina della giunta, ovvero dell’organo esecutivo, che passa da 8 a 5 membri.

La riforma del 2016 prevede anche la riduzione dei membri del consiglio, che scendono da 28 a 16. Il nuovo ente conterà oltre 60 mila imprese distribuite su un territorio di oltre 6 mila chilometri quadrati. Il 27 luglio finirà anche la funzione del commissario straordinario Giorgio Cavalli, il quale si era insediato nel febbraio del 2020, dopo che la Regione aveva commissariato l’ente di via Borsellino, ed ha accompagnato la Camera reatina alla fusione con quella di Viterbo. 

Il passaggio. «Abbiamo preparato tutto – dice Cavalli –, entro un mese da questa data mi toccherà preparare la rendicontazione da presentare alla Regione Lazio. Appena si insedierà il nuovo consiglio decadrò ex legge dalla mia carica». Viterbo diventerà la sede legale del nuovo ente e degli organi camerali. Rieti manterrà quella operativa in modo da garantire alle imprese associate il cosiddetto presidio territoriale di prossimità (sportelli, eccetera). La fusione riguarderà in seguito anche le Aziende speciali, in questo caso verrebbero mantenute attive tutt’e due la cui la principale dovrebbe essere quella Sabina.

I dipendenti. Attualmente presso la sede di via Borsellino lavorano 13 dipendenti e un dirigente, presso l’Azienda speciale ve ne sono altri sei. Per loro dovrebbe cambiare poco. «Il mio auspicio è che ci sia comunque un equilibrio territoriale importante – dice il consigliere regionale reatino, Fabio Refrigeri –, dobbiamo essere capaci, noi del nord del Lazio, di fare cose importanti. Ci sono già situazioni dove si lavora insieme e quindi credo che il lavoro del nuovo ente sarà appunto quello di aiutare il processo di costruzione di quest’asse del nord per rendere più competitivi i nostri territori». 

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