Amatrice, boom di nascite dopo
il terremoto: è la stessa tendenza
post sisma registrata L'Aquila

Amatrice, boom di nascite dopo il terremoto: è la stessa tendenza post sisma registrata L'Aquila
di Sabrina Vecchi
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Venerdì 17 Novembre 2017, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 13:03
RIETI - La cicogna torna a posarsi sulle zone terremotate. Ad aggiungersi alla lista di nascite post-sisma è arrivata la piccola Asia, figlia di Maria Rita Puglia, titolare del «Pastificio Amatriciano» che ha da poco riaperto i battenti nel centro commerciale «Il Corso».

Un lieto evento che si aggiunge all’ondata di positività manifestatasi nel desiderio di far figli a seguito di un evento tragico come il terremoto e che ad Amatrice, nel giro dell’ultimo anno, ha portato alla nascita di oltre una dozzina di bambini (una percentuale altissima per una popolazione di poco più di 2mila abitanti e di gran lunga superiore a quelle registrate negli anni precedenti), e che conferma lo studio pubblicato dalla rivista scientifica internazionale «The scientific world journal», e condotto dal reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di L’Aquila dopo il sisma che travolse il capoluogo abruzzese il 6 aprile 2009.

Una ricerca di notevole interesse scientifico che si inserisce nel solco di analoghe e complesse investigazioni, compiute su eventi catastrofici come il sisma del 1995 a Kobe, in Giappone, e in seguito all’11 settembre americano. Esaminando analiticamente questo fenomeno post-terremoto - a L’Aquila come ad Amatrice - è stato colto un cambiamento nella pratica della sessualità femminile, adottato per esorcizzare l’angoscia dell’evento traumatico e superarla. Sul campione di popolazione preso in esame il 72,59 per cento delle donne interpellate ha riferito di aver deciso, nei giorni successivi al sisma, di interrompere i metodi contraccettivi precedentemente adottati.

Le donne hanno spiegato tale atteggiamento con un sopraggiunto desiderio di maternità, confermato dal crescente incremento di natalità registrato dopo la scossa: a L’Aquila 874 nati nel 2010, 1.010 nell’anno successivo e 1.042 nel 2012. «La pianificazione - commentano i ricercatori - della gravidanza diventa una strategia per superare lo stress: investire in progetti futuri e reinterpretare positivamente l’evento negativo per accettare e metabolizzare il trauma». La tendenza di Amatrice e Accumoli va in questa direzione, nascita intesa come evento massimamente rappresentativo della ri-nascita.
 
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