Rieti, l'AM sceglie il Ciuffelli per
il perfezionamento delle abilità
nel volo a vela dei suoi istruttori

Istruttori dell'AM al Ciuffelli
di Giacomo Cavoli
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Sabato 10 Giugno 2017, 08:49

RIETI - L'Aeronautica Militare italiana sceglie Rieti per il perfezionamento delle abilità nel volo a vela dei suoi istruttori. All'aeroporto Ciuffelli, l'Aero Club Centrale è già arrivato alla seconda settimana degli annuali stage estivi aperti ai piloti intenzionati a migliorare le loro abilità di volo in aliante: e, fra gli stagisti di questa settimana, impegnati fino a sabato per il loro ultimo volo, ci sono anche il Maggiore Giuseppe Cipriano e il Capitano Massimiliano Di Trani.

Dal 60° Stormo di stanza a Guidonia al piccolo aeroporto reatino, per perfezionare le loro abilità di piloti del gruppo di volo a vela dell'Aeronautica Militare e portare il nuovo know-how agli Allievi dei loro corsi: un'intera settimana di stage, da domenica scorsa fino a sabato, impegnati ogni mattina nel briefing per l'analisi meteo, prima dei decolli.

Esattamente come una delle tante giornate di gara che, in agosto, si vivono al Ciuffelli, ma senza la necessità di dover caricare sugli strumenti di bordo i dati dei percorsi assegnati dalla direzione di gara, o preoccuparsi di tornare a terra il prima possibile e con il miglior risultato di volo: massima libertà concessa agli allievi da parte di Alessandro Bruttini, responsabile degli stage, mentre per gli stagisti c'è la possibilità di scegliere un decollo in solitaria o in biposto con la flotta messa a disposizione dall'Aero Club Centrale.
 

UN ALIANTE PER LE BASI DEL VOLO

Una presenza, quella dell'Aeronautica Militare al Ciuffelli, legata negli ultimi anni soprattutto al volo a vela, con una presenza assidua all'interno dell'aeroporto reatino, per quanto concerne gli stage volovelistici, almeno fino al 1999: «In passato, l'obiettivo del volo in aliante era soprattutto legato anche alle competizioni sportive volovelistiche riservate ai reparti militari - spiegano Cipriano e Di Trani - Poi, venuta meno la necessità, dal 2005 fino ad oggi il volo a vela è stato considerato più utile per la familiarizzazione con il volo. Adesso, invece, rientra nell'iter di addestramento degli Allievi: già entro la fine del primo anno di corso, un Allievo consegue il brevetto di volo in aliante. Le sensazioni che restituisce la guida di un aliante, la sua fase di pilotaggio propedeutica per il dover calibrare esattamente ogni minimo spostamento attraverso la cloche e la necessità di dover riconoscere e analizzare anche i dettagli atmosferici più semplici, ci dà la possibilità di formare piloti che sviluppino maggiormente le capacità basiche di volo e successivamente, alla guida di macchine più complesse, possano essere migliori operatori di bordo, pur se aiutati da una tecnologia più avanzata rispetto a quella di un aliante. E' un sistema già adottato - concludono Cipriano e Di Trani - ad esempio, da tedeschi e francesi: l'utilizzo dell'aliante, quindi, non è fine a se stesso, ma segue gli Allievi fino al momento di diventare piloti militari».
 

L'AERONAUTICA MILITARE A RIETI

L'attenzione dell'Aeronautica Militare verso Rieti cominciò nei primi decenni del Novecento, quando l'aeroporto reatino fu individuato fra quelli ideali per accogliere lo sviluppo dell'Aeronautica che all'inizio degli anni '20 si apprestava ad incrementare la propria flotta, sulla spinta delle crescente politica fascista.

L'interesse per Rieti da parte dell'Aeronautica Militare scemò tuttavia a partire dagli anni '70 quando gli spazi lasciati vuoti dall'attività militare furono progressivamente occupati dall'Aero Club Rieti e dal Centro Nazionale di Volo a Vela (poi Aero Club Centrale) e, dopo il fattivo contributo da parte dell'Aeronautica Militare ai pre-mondiali del 1984 e ai successivi campionati del mondo del 1985, soprattutto il passaggio del sedime aeroportuale dal Demanio Aeronautico a quello Civile sancì il termine dell'attività militare a Rieti.

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