Vatileaks, Parolin: ci sono resistenze ma il Papa è deciso a cambiare le cose

Pietro Parolin
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Sabato 21 Novembre 2015, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 19:43
In questo momento in Vaticano «ci sono da vincere resistenze» ma c'è anche forte il «desiderio di cambiare per il meglio», lo stesso «miglioramento che il Papa ha chiesto alla Curia». È quanto ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di stato vaticano, commentando quanto detto da Papa Francesco domenica all'Angelus sulla vicenda di Vatileaks e sulla sua volontà di riforma.



Rispondendo alla domanda se ci sono ostacoli alle riforme di papa Francesco, Parolin ha spiegato: «La riforma vuol dire cambiare le cose e cambiare è sempre difficile perché tutti siamo tentati di andare avanti nella nostra tranquillità, nel nostro tran tran, in questo senso ci sono da vincere certe resistenze». Tuttavia la vicenda della sottrazione e fuga dei documenti riservati della Santa Sede va affrontata secondo Parolin «in una maniera costruttiva»: «Credo che anche questa sia la chiave di volta di questa vicenda ma voglio dire che tutti hanno il desiderio di cambiare in meglio».




«Non credo che queste polemiche possano creare un'atmosfera serena: effettivamente c'è un'atmosfera pesante. Se leggiamo i media, vediamo come ci sono attacchi, anche forse poco ragionati, poco pensati, anche molto emotivi, per non usare qualche altra parole. Direi isterici».



Rispondendo alla domanda se servano i diversi richiami del Papa che si sono sentiti in questi giorni come quello di oggi a Firenze contro una chiesa ossessionata dal potere, il cardinale Parolin, parlando a margine di una conferenza in Vaticano, ha osservato: «Penso una cosa, il Signore sa scrivere dritto tra le righe storte quindi certamente non credo siano» attacchi «ben intenzionati, ma possono tradursi e trasformarsi in un bene se sappiamo accoglierli con spirito di conversione e di ritorno al Vangelo».



«Io - ha aggiunto - cercherei di cogliere proprio questo aspetto, di conversione di cui abbiamo tutti sempre bisogno».
Tornando alle parole pronunciate da Francesco a Firenze, il porporato ha commentato spiegando che «non ci può essere un compromesso tra Dio e Mammona, bisogna scegliere il Signore non lasciarsi sedurre da altre realtà che possono avere questa capacità. Come sempre la chiesa ci ha insegnato a mettere i beni di questo mondo al servizio della carità e della sua missione».
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