Renzi in Vaticano per preparare la visita
da papa Bergoglio:
pranzo con Parolin e i nuovi cardinali

Renzi in Vaticano per preparare la visita da papa Bergoglio: pranzo con Parolin e i nuovi cardinali
di Franca Giansoldati
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Martedì 9 Settembre 2014, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 20:47
Il ghiaccio si rotto. Complice un buon clima conviviale e, probabilmente, anche l’ottima selezione di Guidaccio, un vino toscano di nicchia, un melange di sangiovese, merlot e cabernet, unanimemente apprezzato dai commensali invitati all'ambasciata italiana presso la Santa Sede per il tradizionale pranzo offerto dal governo ai cardinali italiani di fresca nomina. Il premier Matteo Renzi e il segretario di Stato, Pietro Parolin, sedevano l'uno di fronte all'altro e hanno conversato amabilmente.



Entrambi hanno lasciato Villa Borromeo attorno alle 15 visibilmente soddisfatti e rilassati. Il primo a congedarsi è stato Angelo Alfano; alle 15 è salito sull’auto blu per raggiungere il Parlamento, lo attendeva l'informativa del Governo sul terrorismo. La squadra d’Oltretevere guidata da Parolin ha fatto ritorno al proprio ufficio poco dopo con una serie di programmi all'orizzonte da attuare a breve scadenza, primo tra tutti il compito di predisporre la visita di Stato del presidente del Consiglio.



Renzi, infatti, ha avuto modo di incontrare Francesco nel corso di una visita privatissima a Santa Marta, in compagnia dei figli e della moglie, ma non ha ancora varcato l'ingresso della biblioteca apostolica in veste ufficiale. I tempi sembrano però maturi e, prima di Natale, c’è da scommettere che nelle rispettive agende verrà inserita la visita di Stato, che prevede lo scambio dei discorsi, la presentazione del proprio esecutivo e la presentazione di doni simbolici. UCRAINA

Quello di ieri si è rivelato un pranzo «molto elegante» e «proficuo»; non è mancata nemmeno qualche «battuta fiorentina» scambiata con il cardinale Bassetti di origine toscane. A rivelarlo è stato lo stesso arcivescovo di Perugia. E' lui che ad un certo punto ha incoraggiato Renzi a parlare di occupazione e lavoro. «Mi ha rassicurato che si sta muovendo per risolvere la questione di Terni, della Thyssen Krupp, ma di più non posso dire. Sembrano esserci spiragli positivi». A tavola, tra una portata e l’altra è seguita una panoramica internazionale che si è aperta con l'avanzata del Califfato, il bisogno di proteggere i cristiani perseguitati e, infine, la barbara uccisione delle tre missionarie in Burundi. Renzi ha poi riferito del contenzioso tra Ucraina e Russia, spezzando una lancia a favore della Russia e mettendo in evidenza le conseguenze che le sanzioni avrebbero sulla Ue e sull'Italia. «Una tregua c'è». La stoccata agli Usa. «Gli americani sembrano dei rulli compressori». Il premier apprezza Francesco per la scelta dei prossimi viaggi (Tirana e Turchia, anche se da Ankara il Vaticano non ha ancora avuto il via libera).

MENU’ POCO COSTOSO

Il menù tradizionale e ricercato ha rispecchiato il clima di spending review: gnocchetti, vitello, sformato di funghi, frutta e mousse accompagnati da un Moscato d'Alba. All'incontro hanno partecipato anche i ministri Mogherini, Boschi e Lupi oltre al sottosegretario Lotti. La squadra d'Oltretevere era completata dal cardinale Bagnasco e dai tre neocardinali - Baldisseri, Stella e Bassetti -, poi monsignor Becciu, Sostituto alla Segreteria di Stato, dal nunzio in Italia, Bernardini ed dal ministro degli Esteri, Mamberti.
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