Papa Francesco in Corea in agosto: «Bisogna andare in Asia». Israele: delegazione Vaticano non verrà da noi

Papa Francesco
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Lunedì 10 Marzo 2014, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 16:17
La delegazione vaticana che in questi giorni sarebbe dovuta arrivare in Israele per preparare la visita di Papa Francesco (in programma a maggio) andr solamente in Giordania e in Cisgiordania. Lo ha confermato all'agenzia Ansa il portavoce del ministero degli Affari Esteri israeliano Igal Palmor ribadendo così quanto già annunciato nei giorni scorsi.



Il motivo della mancata visita - ha precisato Palmor, che ha risposto a una domanda come funzionario del ministero aderente al sindacato - è l'astensione dal lavoro dei dipendenti del ministero stesso, in sciopero dallo scorso 4 marzo.



L'Asia è una «priorità» per papa Francesco, e così dal 14 al 18 agosto, il papa latinoamericano farà rotta per la Corea del sud, capitale Seul. La partenza da Roma avverrà il 13 e l'annuncio ufficiale del viaggio, di cui si parlava da tempo, è stato fatto dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi, e in contemporanea da una nota della presidenza della Repubblica di Corea. La Chiesa coreana, inoltre, nutre la speranza che il viaggio possa fornire

elementi di riconciliazione alla Corea divisa in due Stati.



«Bisogna andare in Asia», ha detto papa Bergoglio lo scorso luglio, sull'aereo che lo riportava da Rio a Roma dopo la Giornata mondiale della gioventù, aggiungendo che è necessario andare in Asia perchè papa Benedetto non aveva fatto in tempo ad andarci. Così poco più di un anno dopo quella constatazione, papa Francesco farà rotta per la Corea. Occasione del viaggio è la VI Giornata della gioventù asiatica, che si svolgerà nella diocesi di Daejeon, ma il Pontefice sarà anche nella capitale Seul, per incontri anche istituzionali. La nota della presidenza coreana afferma che il Papa incontrerà la presidente Park Geun-hye.



Ulteriori dettagli verranno in seguito. Da subito si può osservare che il viaggio ha un ulteriore elemento di

contatto tra il papa regnante e il papa emerito: la diocesi di Daejeon, come ha documentato l'agenzia

missionaria AsiaNews, ha attuato il «100 won per un pasto», un programma di assistenza per i poveri ideato dopo la pubblicazione della enciclica di Benedetto XVI, «Deus caritas est». Il frutto più recente di questo programma è il «Centro Canaan» per i poveri in Mongolia, un programma di distribuzione pasti per i coreani meno abbienti e sostegno economico per gli studenti in difficoltà.



L'arcivescovo di Seoul, cardinale Andrea Yeom Soo-jung, in un messaggio, rilanciato da AsiaNews, in cui

esprime gratitudine a papa Bergoglio per il viaggio, scrive: «Sono davvero grato per il fatto che il Santo Padre abbia tenuto a mente i giovani dell'Asia e i fedeli coreani, decidendo di fare un viaggio così lungo nella nostra nazione. Nella messa di ringraziamento per la creazione dei nuovi cardinali, - ricorda l'arcivescovo - il Santo Padre ha espresso parole di affetto per la Corea; e ora che sappiamo che verrà davvero nella nostra nazione».



«Prego - auspica ancora il porporato coreano - che la visita del Papa possa portare pace e riconciliazione alla penisola coreana. Spero che questa possa essere anche una possibilità per tutta l'Asia, di conoscere la pace del Signore. Possa essere anche un'occasione, per i poveri e gli emarginati, di tornare a sperare».