Roma, il sindaco Raggi in Vaticano: «Rischio di una guerra tra poveri nelle periferie per i migranti»

Roma, il sindaco Raggi in Vaticano: «Rischio di una guerra tra poveri nelle periferie per i migranti»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 18:07
Città del Vaticano - Un hub alla Stazione Tiburtina per le informazioni ai migranti che approdano a Roma, e un immobile da destinare ad ospitare temporaneamente i clandestini in transito, per toglierli dalle strade ed evitare le tendopoli di Via Cupa. Virginia Raggi in Vaticano, ad un summit tra diversi sindaci europei sulla immigrazione dal titolo “i rifugiati sono nostri fratelli”, illustra la sua ricetta per l'accoglienza e lancia l'allarme sul rischio di una guerra tra poveri tra la gente delle periferie e i migranti.

“Le nostre città sembrano essere enclave chiuse nei loro egoismi, e i sindaci si trovano a dare la prima accoglienza, e talvolta nemmeno la prima. Eppure - ha detto - dobbiamo garantire calore umano, un tetto, un alloggio”. La sindaca condanna poi con forza l'episodio razzista di San Basilio, di alcuni giorni fa, quando a una famiglia marocchina è stato impedito di prendere possesso di un alloggio popolare regolarmente assegnato, dalla gente del quartiere al grido di “questi negri non li vogliamo”.

“Un atteggiamento di chiusura come quello che abbiamo assistito sfortunatamente, offende la nostra dignità di sindaci e di persone, per questo bisogna intervenire anche nel disagio della periferie che sono la parte più abbandonata, dove si rischia di assistere a una guerra tra poveri”. Virginia Raggi ripete il concetto. Si tratta di una guerra tra poveri, combattuta tra coloro che vivono nei quartieri più degradati e chi fugge dalla miseria dopo avere affrontato lunghi viaggi in mare. “A Roma stiamo cercando di dare stabilità rispetto a rifugi provvisori e tende. Vogliamo che tutti possano avere un tetto sopra testa. Roma si sta impegnando al massimo, nel pieno rispetto della dignità delle persone. Noi siamo storicamente aperti alla accoglienza, e vogliamo continuare in questo solco, tuttavia, di fronte al livello di criticità dobbiamo fare di più”.

La sindaca ha insistito sul concetto di integrazione tra le periferie e gli immigrati per contrastare il clima d'odio e ha lodato l'enciclica sociale di Papa Francesco, Laudato Sì, riconoscendo alla migrazione massiccia una radice di responsabilità da parte dell'occidente. “Il comportamento dei paesi più ricchi, il prevalere degli interessi individuali, lo sfruttamento delle risorse della terra, la globalizzazione selvaggia: tutto questo ha reso tanti paesi poveri oggetto di conquiste”.

L'incontro sui migranti in Vaticano durerà anche domani. Dopo l'intervento della Raggi hanno parlato le sindache di di 
Madrid Manuela Carmena Castrillo, e di Barcellona Ada 
Colau Ballano. 
Domani alle 16 è prevista l’udienza del Papa.
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