Il Vaticano firma un accordo con la Banca d'Italia per il reciproco scambio di informazioni

Il Vaticano firma un accordo con la Banca d'Italia per il reciproco scambio di informazioni
di Franca Giansoldati
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Martedì 26 Luglio 2016, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 13:01
Città del Vaticano Un altro tassello verso la trasparenza. L’Autorità di Informazione Finanziaria del Vaticano e la Banca d’Italia hanno concluso un accordo di cooperazione finalizzato a facilitare, su base di reciprocità, lo scambio di informazioni in materia di vigilanza finanziaria. Un passaggio che si attendeva da tempo e che era stato al centro di continui tira e molla.

L’accordo consente di ampliare i rispettivi canali informativi per vigilare sui rapporti tra gli intermediari italiani e gli enti che svolgono professionalmente attività di natura finanziaria nello Stato della Città del Vaticano. Sono state previste, tra le altre, clausole sulla riservatezza e sull’utilizzo delle informazioni.

Questo accordo di cooperazione segue quello già siglato tra l’AIF vaticana e l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) italiana, nel 2013 per la collaborazione nella prevenzione e nel contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

L’accordo è stato firmato, per l’AIF, dal Presidente René Brülhart e dal Direttore Tommaso Di Ruzza; e per la Banca d’Italia, dal Governatore Ignazio Visco e dal Capo del Dipartimento Vigilanza, Carmelo Barbagallo.

«L’accordo stabilisce un canale istituzionale per lo scambio di informazioni tra l’AIF e la Banca d’Italia, che rafforza ulteriormente la cooperazione bilaterale tra Santa Sede e Italia nella comune lotta contro gli illeciti di natura finanziaria” ha affermato il Presidente dell’AIF, Brülhart. “Si tratta di un importante passo con il quale le due Autorità di vigilanza potranno monitorare le relazioni tra i rispettivi enti vigilati, favorendo la trasparenza delle attività e la stabilità dei due sistemi finanziari, obiettivi cruciali considerato anche l’attuale scenario europeo e internazionale», ha affermato il Direttore dell’AIF, Di Ruzza.

Da quando è iniziata la marcia verso la trasparenza il Vaticano ha siglato accordi di cooperazione con le Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di vari Stati esteri, fra i quali Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cipro, Cuba, Francia, Germania, Italia, Lichtenstein, Lussemburgo, Malta, Principato di Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Paraguay, Perù, Polonia, Regno Unito, Romania, San Marino, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Svizzera, Ungheria.

 
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