“Al momento la situazione è tranquilla da noi, la vita scorre senza scossoni. In altri posti del Paese sappiamo che non è così, ma qui non è accaduto niente. E fortunatamente non abbiamo nemmeno notizie di attacchi, intimidazioni, atti violenti contro di noi. Ho saputo che ci sono stati solo alcuni episodi brutti a Trebisonda, nella chiesa che un tempo fu di padre Santoro. Atti vandalici legati ai manifestanti. Quella però è sempre stata una zona problematica; periodicamente c’è sempre qualcuno che tira delle pietre contro i vetri, mandandoli puntualmente in frantumi”. Che ne pensa di questo golpe, si tratta di un tentativo messo a punto dal governo per irrobustirsi ed approfittarne per elimitare i nemici interni? “E' un fatto grave e giustamente il governo reagisce. Le notizie sono tante e contraddittorie. Il golpe c’è stato, non è stata una fiction anche se si è risolto in poco tempo e forse i golpisti sono sembrati un po’ sprovveduti. La preoccupazione per un clima acceso c’è e mai come ora ci sarebbe bisogno di pacificazione”. La predicazione nelle moschee in questo ultimo periodo si è fatta più violenta? “Non vado in moschea e quindi non potrei dirlo. Qui nella mia zona abbiamo un rapporto di cordialità con l’Imam. Tuttavia sappiamo che altrove ci sono persone che incitano allo scontro. Il fondamentalismo in Turchia, come in tante parti del mondo, è in crescita e questo non è un mistero per nessuno”.
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