Terremoto, Papa Francesco benedice la piccola Speranza e annuncia una visita a sorpresa

Terremoto, Papa Francesco benedice la piccola Speranza e annuncia una visita a sorpresa
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 28 Settembre 2016, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 13:25
Città del Vaticano - In attesa di poter pregare sui luoghi della tragedia, dove la terra ha tremato di più, nel reatino e nella zona marchigiana, Papa Francesco stamattina ha incontrato i terremotati di Pescara del Tronto, Arquata, Capodacqua. Alla fine dell’udienza generale si è fermato per qualche manciata di minuti con loro, consolando chi non ha più nulla, chi ha perso un parente, chi il lavoro, perché il terremoto del 24 agosto ha portato via tutto, ha inghiottito una quotidianità impossibile da ricostruire. Più di mille le persone della diocesi di Ascoli Piceno accompagnate dal vescovo Giovanni D’Ercole. “Abbiamo voluto mantenere questa udienza che era stata fissata mesi e mesi prima del sisma”. Nel gruppo c’era anche la piccola Speranza, la prima neonata del post-terremoto, divenuta simbolo di una rinascita collettiva. Il Papa ha accarezzato la neonata e la ha benedetta. Il vescovo ha raccontato che è stata battezzata dieci giorni fa, tra le macerie. Francesco ha fatto sapere che andrà a visitare, come promesso, i terremotati di ritorno dal viaggio in Georgia e Azerbajian, che durerà da venerdì a domenica. Tutte le date successive al 1 ottobre sono buone, anche se finora nulla è stato fissato nell’agenda di Bergoglio. Dal suo entourage filtra che sarà una visita a sorpresa. NOn dirà nulla all'esterno per non avere attorno troupe televisive, fotografi, reporter, microfoni e per non creare trambusto. Il Papa desidera trascorrere un po’ di tempo in tranquillità con gli anziani che vivono nelle tende, pregare con loro, infondere un po’ di coraggio. Durante i funerali delle vittime, ad Amatrice, aveva fatto sapere tramite il vescovo di Rieti, monsignor Pompili, che non abbandonerà i terremotati e che sarà loro vicino anche nei mesi dell’inverno, quando l’emergenza lascerà il posto alla difficile ricostruzione di una quotidianità perduta. In piazza san Pietro c’era anche il gruppo degli studenti dell'Istituto Fermi di Ascoli danneggiato dalle scosse. I ragazzi hanno presentato al Papa un loro brevetto, riconosciuto a livello internazionale: «un bastone da passeggio con speciali sensori per aiutare anziani e disabili nel caso di un incidente». Un abbraccio particolare, poi, il Pontefice lo ha riservato a Pietro Gloria, che ad Amatrice, nonostante i suoi settantanove anni, ha saputo mettere in salvo tutta la sua famiglia.



 
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