Il Papa in visita ai migranti di Lesbo il 16 aprile

Il Papa in visita ai migranti di Lesbo il 16 aprile
di Franca Giansoldati
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Giovedì 7 Aprile 2016, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 19:36
Città del Vaticano Il Papa, il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e l'arcivescovo ortodosso Hienonymos II hanno stabilito congiuntamente la data del blitz a Lesbo. Il 16 aprile, sabato prossimo, con una azione che non ha precedenti, porteranno avanti la missione nella piccola isola greca divenuta simbolo del fallimento dell'Europa davanti al problema dell'immigrazione.

L'annuncio della data è stato dato stamattina dal Vaticano. Nei giorni prossimi partiranno per Lesbo gli organizzatori vaticani per mettere a punto il piano della sicurezza. Lo scenario che i tre leader religiosi troveranno davanti ai loro occhi è impressionante. A poche miglia dal porto si trova il campo Moria, dove sono ammassati, praticamente rinchiusi, diverse migliaia di profughi che nei mesi scorsi sono approdati sull'isola. Una specie di centro di detenzione, così viene descritto dai volontari che cercano di gestire una situazione ormai non più gestibile. Poco cibo, sporcizia, acqua non potabile, condizioni di vita durissime, tantissimi bambini non accompagnati. Il segnale 'politico' del viaggio è chiaro a tutti, dal momento arriva mentre sta entrando in vigore l' accordo tra Ue e Turchia che prevede l' espulsione dalla Grecia verso la Turchia di tutti i migranti irregolari arrivati dopo il 20 marzo, passando attraverso il confine turco. Al momento ne sono stati rimpatriati 200, ma la fila di coloro che sono in attesa di essere registrati è enorme.

Nei mesi scorsi durante una visita a Skopje il cardinale Pietro Parolin, fece presente alle autorità che «Dovremmo sentire umiliante dover chiudere le porte, quasi che il diritto umanitario, conquista faticosa della nostra Europa, non trovi più posto».
L' isola di Lesbo si trova nell' Egeo nord orientale di fronte alla Turchia. Con i suoi 1.630 kmq e una popolazione di oltre 90mila abitanti è la terza isola greca per superficie e l' ottava del Mediterraneo. E per la sua posizione geografica da almeno due anni è punto di arrivo per i profughi siriani (ma non solo) che vogliono recarsi in Europa.
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