Papa riforma la stanza dei bottoni, più controlli sulle nunziature per evitare scandali gay

Papa riforma la stanza dei bottoni, più controlli sulle nunziature per evitare scandali gay
di Franca Giansoldati
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Lunedì 20 Novembre 2017, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 16:06
Città del Vaticano - Papa Francesco mette mano al sancta sanctorum della curia vaticana, la stanza dei bottoni: la Segreteria di Stato. In passato era stata al centro di parecchi mugugni tra i cardinali stranieri e durante il conclave non pochi elettori si erano rivolti al neo eletto Bergoglio chiedendo di rivederne il modus operandi. Con un documento che è appena stato firmato il Papa ha deciso che la Segreteria di Stato dovrà dotarsi di una terza sezione, oltre alla prima – gli affari interni – e la seconda – riservata alle relazioni internazionali.

Il provvedimento si è concentrato soprattutto sull'andamento delle oltre 200 nunziature della Santa Sede sparse per il mondo, dove risiede il nunzio apostolico - l'ambasciatore del Papa - con il personale diplomatico. Fino ad oggi tutte le questioni relative al personale diplomatico – la selezione, i trasferimenti, le promozioni, i controlli, i permessi - dipendevano da un ufficio della Segreteria di Stato che, a sua volta, dipendeva dalla prima sezione, quella affidata al Sostituto monsignor Angelo Becciu. In prospettiva questa organizzazione è destinata a cambiare. L'ufficio diverrà autonomo, godrà di autonomia propria, anche se sarà posto sotto il controllo diretto del Segretario di Stato.

Uno dei motivi che ha indotto il Papa a intervenire sul personale delle nunziature riguarda i (non pochi) casi problematici che si sono verificati in passato, già ai tempi di quando il cardinale Sodano era Segretario di Stato, alcuni dei quali sono stati messi a tacere. Come monsignori di nunziatura finiti nei guai per storie legate ad omosessualità, prostituzione o anche a pedo pornografia (come l'ultimo caso salito alla ribalta delle cronache relativo a monsignor Carlo Capella, fatto arrivare ad agosto dalla Segreteria di Stato in fretta e furia in Vaticano per sfuggire ad un arresto negli Stati Uniti e in Canada). Tra questi casi spicca emblematico anche quello del nunzio apostolico polacco Wiesolowski, accusato quando era in missione a Santo Domingo di avere avuto rapporti con minori. L'arcivescovo morì di un attacco cardiaco in Vaticano mentre era in attesa di giudizio.

Insomma un settore delicato e sotto i riflettori che Papa Francesco vorrebbe maggiormente avere sotto controllo. Per questo il nuovo capo sezione, il polacco Ian Pawlowski, dovrà monitorare le sedi diplomatiche facendo anche viaggi ispettivi qualora si presentassero le necessità. In pratica con questa nuova sezione il Papa potrà seguire più da vicino le nomine e le carriere delle nunziature.  
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