La Chiesa e le strutture cattoliche, di conseguenza, non possono vivere disgiunte dalla gente. «L’Azione Cattolica non può stare in un laboratorio, lontano dal popolo, ma viene dal popolo e deve stare in mezzo al popolo!». A coloro che stamattina prendevano parte all’udienza è stato suggerito di «popolarizzare di più l’Azione Cattolica. Portare gente che non sta nella elite della società? No, non lo dico in modo ideologico, questo è ideologia del popolo, lo dico come categoria mitica del popolo, il santo popolo fedele di Dio. Non è una questione d’immagine ma di veridicità e di carisma. Non è neppure demagogia, ma seguire i passi del maestro che non ha provato disgusto per nulla».
Per «poter seguire questo cammino», ha detto ancora il Papa, «è bene ricevere un quartiere popolare. Fare un bagno di popolo. Condividere la vita della gente e imparare a scoprire quali sono i suoi interessi e le sue ricerche, quali sono i suoi aneliti e le sue ferite più profonde; e di che cosa ha bisogno da noi. Ciò è fondamentale per non cadere nella sterilità di dare risposte a domande che nessuno si fa. Quali sono le domande che ha il popolo, la gente, a cui non rispondiamo se andiamo con il discorso preparato. I modi di evangelizzare si possono pensare da una scrivania, ma solo dopo essere stati in mezzo al popolo e non al contrario».
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