Il Papa fra i bambini ciechi e gli anziani del Centro Sant'Alessio

Il Papa fra i bambini ciechi e gli anziani del Centro Sant'Alessio
di Franca Giansoldati
2 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Marzo 2017, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 16:16

Città del Vaticano - Papa Francesco riprende, dopo una sosta di qualche mese, i venerdì della misericordia, inaugurati durante il giubileo per trascorrere un pomeriggio in una struttura di sofferenza. L'anno scorso, ogni venerdì di ogni mese, è andato a visitare gli anziani, i disabili, i malati psichici, i malati ricoverati al San Giovanni, i giovani tossicodipendenti, i migranti. Stavolta ha scelto di privilegiare, durante la Quaresima, la categoria dei non vedenti. In compagnia delle guardie del corpo e di monsignor Rino Fisichella è partito da Santa Marta con l'utilitaria per raggiungere il centro regionale Sant'Alessio dove da decenni si realizzano attività per l'inclusione sociale dei non vedenti e degli ipovedenti.



La visita è avvenuta nel più stretto riserbo per dare modo agli ospiti della struttura di restare più tempo possibile a contatto diretto con il Papa, fargli domande, pregare con lui, ascoltarlo. Tra coloro che vengono seguiti al Sant'Alessio ci sono anche 50 bambini privi della vista. Ai piccoli vengono dati sostegni particolari e una formazione speciale per dare modo di affrontare piccoli gesti quotidiani in autonomia. L'Istituto dei ciechi Sant'Alessio è stato fondato nel 1868 per opera di alcuni privati cittadini e su iniziativa di Papa Pio IX. Come recita testualmente il documento ufficiale vaticano con il quale è stato fondato, l'Istituto serviva «pel ricovero e per la educazione de' poveri fanciulli ciechi dello Stato Pontificio». L’Istituto, affidato ai padri Somaschi, costituì la prima scuola per ciechi dove i ragazzi ricevevano una attenta preparazione musicale e letteraria con il metodo Braille.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA