Papa Francesco riceverà le vittime di Banca Etruria

Papa Francesco riceverà le vittime di Banca Etruria
di Franca Giansoldati
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Giovedì 21 Aprile 2016, 17:18 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 21:10
Città del Vaticano - Papa Francesco riceverà in Vaticano, il mese prossimo, tutte le vittime del Salva Banche, tra cui anche quelle della Banca Etruria. «È arrivata la conferma dal Vaticano che le vittime del Salva-Banche saranno ricevute in udienza privata da Papa Francesco». Lo annuncia la stessa Associazione tramite la sua presidente Carmen Letizia Giorgianni e la portavoce Silvia Battistelli. L'udienza si terrà nel corso del mese di maggio e al momento non è stato specificato il giorno.
         
 «Dopo essere state espropriate dal decreto del governo e dagli omessi controlli di Consob e Banca d'Italia dei loro risparmi, costati sudore e sacrifici, i tanti risparmiatori avranno finalmente la possibilità di incontrare Papa Francesco - affermano Giorgianni e Battistelli - per poter dar voce alle sofferenze e alle umiliazioni che hanno dovuto subire negli ultimi cinque mesi e trovare conforto». All’udienza sarà presente anche la moglie di Luigino D’Angelo, il pensionato che si è suicidato dopo aver perso tutti i suoi risparmi. La notizia dell’incontro è stata appresa con grande commozione da parte dei risparmiatori. Fino ad oggi, infatti, è solo grazie all’aggregazione nata su Facebook, diventata poi Associazione, che molte delle vittime hanno trovato accoglienza e supporto, canalizzando la disperazione e la rabbia verso adeguate forme di protesta, alla ricerca di un confronto diretto ed onesto con il Governo.

In questi giorni la Commissione europea ha raggiunto un accordo con l'Italia sulla questione dei rimborsi a favore dei titolari di obbligazioni subordinate che hanno subito perdite con i riassetti di Banca Etruria, Cariferrara, Carichieti e Banca Marche. Lo ha annunciato la commissaria responsabile della concorrenza, Margarethe Vestager. «Abbiamo raggiunto un accordo con il governo italiano sulla questione delle quattro banche», ha detto in risposta a una domanda, durante una conferenza stampa. «Non penso che con l'operazione Atlante il governo italiano intenda aggirare, evitare le regole europee per gli aiuti di Stato o il controllo sugli aiuti di Stato, ma cerca di trovare la strada migliore per far funzionare il sistema bancario». È la prima volta che Vestager si esprime sulla questione.
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